Scopriamo la vermiculite, un minerale igroscopico, inerte e incombustibile
Tutto quello che devi sapere sulla vermiculite: tutto quello che c’è da sapere su questo minerale dalle ottime proprietà termoisolanti. Andiamo a scoprire uno dei prodotti più utilizzati nell’ambito dell’edilizia e delle ristrutturazioni delle case, ma non solo.
Contenuti
Vermiculite: caratteristiche
La vermiculite è un minerale lamellare micaceo. È composto da idrosilicati di magnesio e alluminio, contenenti acqua cristallizzata.
Il nome deriva dal latino vermiculus, “piccolo verme”, per la forma che assume quando, riscaldato, si allunga di molto.
Si presenta in minutissime scaglie o cristalli lamellari pieghevoli, a contorno pseudoesagonale.
La struttura cristallina reticolare è caratterizzata dalla sovrapposizione di foglietti pirofillitici. Fra questi sono intercalati strati di molecole d’acqua coordinate dallo ione magnesio.
Vermiculite: dove si estrae in natura
La vermiculite è un minerale che viene estratto in diversi Paesi del mondo. In particolar modo lo troviamo nel continente americano, in alcune zone dell’Africa, in Australia, in India e in Cina.
Lo si può trovare spesso in zone di contatto tra le rocce intrusive e quelle basiche, ma anche in zone argillose. In natura si presenta in forma di piccole lamine, facilmente visibili.
Oggi importanti giacimenti di vermiculite si trovano nel Montana, nel Nord Carolina, in Pennsylvania, nel Colorado, in Argentina e in Canada.
I maggiori giacimenti si trovano in America, grazie alle situazioni geografiche favorevoli che si trovano nel continente.
Vermiculite espansa: trattamento termico
La vermiculite, se sottoposta a trattamento termico (600-1.000 °C) subisce un’espansione dei granuli. Diventa così vermiculite espansa.
Il trattamento a temperatura elevata fa sì che le lamelle cristalline che lo costituiscono si espandano. Si vengono a formare dei micropori che si riempiono d’aria.
In seguito al processo di lavorazione, detto esfoliazione, aumenta il volume di circa 30 volte rispetto a quello originario.
Proprietà della vermiculite espansa
Questi micropori conferiscono alla vermiculite espansa importanti caratteristiche. In particolar modo ne fanno un ottimo termoisolante caratterizzato da notevole leggerezza.
Viene commercializzata in varie classi granulometriche. È igroscopica, chimicamente inerte e incombustibile.
Si utilizza per l‘isolamento di intercapedini e sottotetti e come inerte di calcestruzzi leggeri e di intonaci antincendio. Molto raramente viene commercializzata così come viene estratta.
Il processo di espansione è irreversibile e pertanto il prodotto mantiene inalterate nel tempo le proprie caratteristiche.
Come la perlite espansa, anche la vermiculite espansa rientra nella categoria dei materiali isolanti di origine minerale. La vermiculite non contiene amianto, come da analisi rilasciata dall’Institute of Occupational Medicine di Edimburgo nel 2000.
Vermiculite: gli utilizzi in edilizia
La vermiculite espansa viene utilizzata in edilizia grazie alle eccellenti capacità termoisolanti. Gli impieghi principali in ambito edilizio riguardano l’isolamento termico e l’isolamento acustico.
In alternativa viene utilizzata come come base per la realizzazione di intonaci con caratteristiche fonoassorbenti e antincendio.
Mischiata al calcestruzzo, la vermiculite espansa serve come base per la realizzazione di pavimenti termoisolanti, come inerte per calcestruzzi isolanti, mai per la preparazione di strutture portanti.
Si utilizza inoltre per l’isolamento delle pareti perimetrali e dei sottotetti non praticabili.
Viene solitamente commercializzata in sacchi di diversa granulometria a seconda degli usi cui è destinata:
- tipo calcestruzzi;
- di tipo medio;
- tipo fine.
Forni e camini
Essendo un materiale refrattario la si usa anche nella costruzione di forni, per realizzare i laterizi utilizzati per la costruzione di camini e per il ripristino di camere di combustione di caminetti e stufe a legna.
Si può trovare, a questo scopo, in forma di lastre di spessore di 3 o 4 cm e dimensioni 60 x 100 cm. Le lastre risultano leggere e dal comportamento fragile, si possono lavorare e tagliare come un legno morbido. Anche in forma di lastre la resistenza agli urti ed ai carichi è modesta.
Caratteristiche principali della vermiculite espansa
La vermiculite espansa è un materiale isolante che presenta le seguenti caratteristiche:
- atossico,
- inodore,
- impermeabile,
- imputrescibile (non viene attaccato da microrganismi di alcun genere),
- materiale incombustibile,
- materiale refrattario,
- regolatore di umidità,
- smaltibile nelle discariche per materiali inerti,
- stabile nel tempo, non è soggetto ad assestamenti né a riduzioni di volume.
Viene utilizzata in grani che vengono applicati sfusi in intercapedini di pareti perimetrali, coperture, sottotetti non praticabili, canne fumarie.
La vermiculite impastata con acqua e legante idraulico viene invece utilizzata per realizzare sottofondi e massetti in solai interpiano e controterra. Ma anche in sottotetti praticabili, coperture piane e a falda inclinata.
Nel caso venga utilizzata in strutture che vengono demolite, può essere riciclata come materiale inerte da mescolare al calcestruzzo.
Tecnica dell’insufflaggio con vermiculite granulare
Questa variante si presenta in forma granulare ed è una sostanza molto leggera, del tutto inerte, non soggetta quindi a combustione nè a decomposizione.
È caratterizzata da ottime doti di traspirabilità, igroscopicità e resistenza a funghi, muffe, batteri, roditori ed insetti. Ha un costo maggiore rispetto ad altri materiali ecosostenibili, come la cellulosa, la lana di montone o la lana di canapa. Questo dipende dai processi di lavorazione ed espansione del materiale.
Mediante insufflaggio viene utilizzata nelle intercapedini dei muri, gli spazi di interstizio tra due pareti presenti nell’80% dei muri perimetrali delle costruzioni.
Basta praticare nella parete interna dei buchi di diametro da 6 ad 8 cm. Questi vengono effettuati tramite un apposito macchinario che aspira polveri e residui della perforazione. Poi si va ad inserire il bocchettone dell’insufflatore che spinge nell’intercapedine il materiale isolante.
Questo si deposita all’interno, riempiendo tutti gli interstizi e spazi. Tale tecnica è molto efficace e riduce al minimo gli oneri dell’intervento in termini di tempo. Inoltre è caratterizzata da pochissima invasività.
Uso della vermiculite espansa in agricoltura
Questo materiale viene utilizzato anche in agricoltura come l’argilla espansa o la perlite espansa.
La vermiculite espansa a uso agricolo viene usata soprattutto per la copertura delle cassette seminate. La troviamo anche come ingrediente di miscele di substrati.
Quando viene distribuita sopra i contenitori seminati, contribuisce a ridurre l’evaporazione dell’acqua. Ritarda conseguentemente il disseccamento del substrato e riduce anche la necessità di irrigazioni.
Isola termicamente il substrato evitando repentini sbalzi termici e crea inoltre un microclima favorevole alla germinazione dei semi.
Se viene miscelata ai substrati (di norma in percentuali variabili dal 10 al 30%), ne aumenta le capacità idriche. Inoltre riduce la necessità di concimazioni e favorisce il riassorbimento dell’acqua nei substrati asciutti.
È uno dei concimi preferiti dai coltivatori. Questo grazie alle sue alte capacità di scambio, alla sua sterilità e alla sua estrema leggerezza. Dà effettivamente miglioramenti alla formulazione di composti.
Riesce a stimolare la crescita delle piante, migliora la germinazione dei semi e evita anche di farli marcire.
Altri utilizzi…alcuni curiosi!
Viene utilizzata per creare imballaggi molto resistenti dato che diventa molto leggera, chiara e assorbente. La vermiculite esfoliata può invece essere utilizzata come guarnizione dei freni, isolamento delle soffitte, prodotti di costruzione.
Viene anche utilizzata sotto forma di polvere per raffreddare gradualmente saldature che vanno oltre 700 gradi. In questo modo non si formano crepe né shock termici. Trova impiego anche come isolante antincendio.
Un suo curioso impiego è come substrato per la costruzione di terrari per l’allevamento dei ragni. In più si impiega come substrato nella coltivazione di alcune specie di funghi, tra cui Psilocybe cubensis.