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Veranda in legno, l’escamotage per creare una stanza in più o realizzare un giardino d’inverno

Tipologie, costi, vantaggi e permessi da richiedere

Speciale veranda in legno. Se è vero che lo spazio in casa non basta mai, perchè non sfruttare ambienti finora trascurati per guadagnare una vera e propria stanza in più?

veranda in legno

Una possibilità per soddisfare questo bisogno è realizzare una veranda in legno, magari in giardino o sul terrazzo.

Scopriamo qualcosa di più.

Dove realizzare una veranda in legno

Le soluzioni in legno rappresenta un’ottima soluzione per coprire un’area esterna come terrazzi, balconi, giardini… in modo da poterli sfruttare anche in inverno.

Consente inoltre di ampliare lo spazio della casa e destinarlo a utilizzi di vario genere.

Le differenti tipologie

La prima macro distinzione da fare è tra i modelli:

  • autoportante, cioè strutturalmente svincolata dall’abitazione
  • addossata, cioè vincolata e sostenuta dall’abitazione

Autoportante

Rientrano in questa categoria le verande prefabbricate oppure le serre solari (o bioclimatiche). Queste ultime sono preferibilmente orientate a sud e si caratterizzano per serramenti a taglio termico.

veranda in legno autoportante

Addossata

Qui rientrano invece modelli di varia natura e sviluppo. La veranda può essere realizzata a centro parete oppure unire due lati della casa disponendosi ad angolo.

Veranda in legno addossata con tetto spiovente
Veranda in legno addossata con tetto spiovente

Il tetto può essere piano o spiovente. Altra variabile è costituita dalle vetrate che possono essere fisse, a battente, scorrevoli o a libro.

La veranda può poi essere:

  • aperta, a portico, per mantenere un più diretto contatto con il giardino e l’ambiente circostante, per un utilizzo prevalente nelle stagioni calde
  • chiusa, per un utilizzo continuo durante tutto l’anno

Retrattile

Ecco un’altra tipologia dotata di una speciale copertura mobile che consente di vivere lo spazio sia in estate che in inverno. Tale copertura, opaca o trasparente, può essere dotata di azionamento manuale o automatizzato.

Materiali: quali tipi di legno?

Le tipologie di legno più utilizzate sono due:

  • legno massello, essenza molto pregiata e resistente
  • legno lamellare, ottenuto dalla sovrapposizione di più travi di legno che offrono una buona resistenza meccanica

La differenza sostanziale sta nel prezzo. Per una veranda in legno massello si può spendere circa 300 euro al mq, per una struttura lamellare il prezzo medio è di circa 200 euro al mq.

Veranda in legno: vantaggi

La creazione di una veranda consente di creare nuovi spazi nella nostra abitazione.

Può infatti essere adibita a giardino d’inverno oppure dar vita a un soggiorno, una cucina esterna, un angolo lettura, una zona fitness

Il legno come materiale di costruzione, dal canto suo, offre poi svariati vantaggi di carattere estetico e strutturale:

  • è un eccellente isolante naturale e quindi consente di realizzare strutture di limitato spessore
  • è un ottimo termoisolante (protegge sia dal caldo estivo sia dal freddo invernale)
  • peso ridotto ed elevata capacità di carico ne permettono l’utilizzo su terrazzi e balconi
  • risparmio di costi e tempo nella realizzazione rispetto a strutture in muratura

Non dimentichiamo infine un pregio di carattere puramente estetico: il legno riesce infatti ad inserirsi in maniera armoniosa in qualsiasi ambiente, sia esso in stile classico, rustico o moderno.

Veranda in legno: manutenzione

Trattandosi di legno, questo richiede una periodica manutenzione.

Fondamentale eseguire un trattamento protettivo ad hoc di verniciatura con impregnante che rende il materiale resistente all’acqua, ai raggi solari e all’umidità.

Al contrario, le verande in legno lamellare sono praticamente inattaccabili dagli agenti atmosferici, per questo richiedono una bassa manutenzione (una saltuaria passata con un panno inumidito è più che sufficiente).

Veranda in legno: prezzi

ll costo di realizzazione varia in base a numerosi fattori:

  • modello: prefabbricato o su misura (ovviamente il primo tipo risulta più economico a parità di metratura)
  • tipologia di legno: le verande in legno massello sono più care rispetto a quelle in legno lamellare
  • tipo di chiusura dei pannelli laterali
  • eventuali finiture
  • installazione e manodopera: i costi della manodopera variano a seconda della zona, mentre per le spese di installazione si può parlare in genere di un 20% in più rispetto alla spesa iniziale.

Attenzione: la tipologia di infisso e l’orientamento dell’intera struttura sono elementi che incidono sui costi anche a medio e lungo termine, dal momento che l’isolamento termico influisce sul consumo energetico.

Soluzioni fai da te

È un lavoro che richiede buone doti manuali. Occorre assemblare gli elementi seguendo la tecnica a incastro ed essere certi che la struttura finale sia sicura e ben solida.

Bisogna poi tener presente che la veranda deve avere solide basi, soprattutto se viene realizzata in giardino. In questo caso è consigliato allestire un muretto in mattoni su cui poggiare la struttura.

Vi è anche il caso in cui la veranda venga realizzata a partire da una parete avente un’apertura classica.

In questo caso è possibile eliminare una porta a vetri per sostituirla con una struttura vetrata.

E’ anche possibile demolire la parte inferiore in muratura di una finestra normale per realizzare l’apertura necessaria per costruire la veranda.

Una volta costruita la base vi si devono appoggiare i montanti.

Porre, quindi, una trave orizzontale sul muretto fissandola con dei bulloni di ancoraggio. I montanti dei telai andranno assemblati su questa trave dopo aver aperto le scanalature necessarie.

Lo stesso andrà fatto nella parte superiore, prevedendo l’apposito assemblaggio per i pannelli vetrati.

Terminata la costruzione della veranda in legno fai da te, ricordarsi di comunicare l’avvenuto intervento agli uffici del catasto.

Normative e permessi

Per poter costruire una veranda, è necessario rispettare alcune normative e fare richiesta dei relativi permessi.

Per prima cosa occorre quindi informarsi presso l’ufficio tecnico comunale per sapere quali sono i permessi necessari richiesti dal proprio Comune di residenza.

La legge, infatti, stabilisce che, qualsiasi elemento aggiuntivo che sia ancorato a terra, provoca un aumento di volumetria, e come tale deve essere segnalato al Comune, che a sua volta deve concedere l’autorizzazione per poter procedere.

Se invece la struttura che si vuole costruire non determina una modifica della volumetria, oppure non è fissa ma mobile, allora non è necessario il permesso.

Se la costruzione della veranda è prevista all’interno di un condominio, non serve l’autorizzazione da parte degli altri condomini, basta la comunicazione all’amministrazione e può essere realizzata purché:

  • non costituisca motivo di pericolo
  • non modifichi l’aspetto architettonico dello stabile

Se vi sono stati modifiche di volumetria, al termine dei lavori occorre infine comunicare la variazione catastale per non incorrere in sanzioni per abuso edilizio.

Le detrazioni fiscali?

La realizzazione di una veranda può essere considerata un intervento in grado di apportare benefici in termini di risparmio energetico, e come tale è quindi soggetta a detrazione Irpef del 65%.

Per ottenere questo risparmio fiscale bisogna rivolgersi ad un professionista che accerti e verifichi il risparmio energetico.

Per verificare i requisiti necessari, visitare il portale dell’Agenzia delle Entrate: www.agenziaentrate.gov.it.

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