I vassoi Migrazioni di Andrea Branzi
Scopriamo insieme la collezione di vassoi migrazioni realizzata dall’architetto e designer fiorentino Andrea Branzi, Compasso d’Oro alla carriera
Expo 2015 non è solo un’occasione per riflettere sull’importanza del cibo, ma un evento che talvolta raccoglie e da vita a creazioni legate al design contemporaneo.
Fra le molte spiccano le soluzioni di arredo tavola progettate dall’architetto fiorentino Andrea Branzi, Compasso d’Oro alla carriera. Si tratta di una serie di vassoi poetici, che si propongono di raccontare non tanto il cibo, ma la fatica che alcuni popoli vivono ogni giorno per procurarsi il nutrimento e la riserva di acqua che serve loro per sopravvivere.
La collezione si compone di cinque silhouette di acciaio, tutte con un nome proprio e tutte contraddistinte da una simbologia molto forte legata al cibo e all’arte di procurarselo. Si tratta di un progetto dal nome ‘Migrazioni’, in quanto è spesso la ricerca di cibo e di benessere che porta le persone a migrare nel mondo, un tema caldo quanto attuale.
Dal punto di vista del design, i vassoi progettati da Andrea Branzi si presentano leggeri, sinuosi e ognuno dei cinque soggetti possiede un’ambientazione geografica diversa.
La collezione Migrazioni si apre con Caravanserraglio, un vassoio da tavola che riporta nella lastra di alluminio dei cammelli in rilevo con il pastore che li accompagna. Richiamo alle mille e una notte? Forse sì, ma l’elemento si propone fra i più carismatici dell’intera collezione e racconta i viaggi a dorso di cammello di tante tribù dell’Asia e del Nord Africa.
Migrazioni prosegue con Serengeti, un vassoio adornato da elefanti di varie misure che spiccano sulla base metallica del vassoio stesso. In questo caso andiamo in Africa, dove la marcia degli elefanti rappresenta la ricerca del cibo, uno spostamento che richiede energie e forze non solo all’uomo, ma soprattutto ai protagonisti del regno animale.
La Danza della Pioggia è un vassoio che evoca le danze primordiali che gli esseri umani facevano per invocare la grazia di ricevere la pioggia per poter bere e abbeverare gli animali e le colture, mentre Tamerza è una creazione che parla di rinascita e di meraviglia. Tamerza è, infatti, una delle oasi più scenografiche del nord Africa, dislocata nel territorio della Tunisia. Si tratta di un luogo magico, dove l’acqua che sgorga dal deserto da vita ad un paesaggio naturale incredibilmente affascinante.
L’ultimo vassoio della collezione di Andrea Branzi si sposta in California, precisamente ad Orange dove si possono ammirare i delfini che nuotano nella baia e si chiama Dana Point. I mammiferi sono infatti protagonisti di questa ultima creazione, che inneggia alla libertà e alla possibilità di vivere il territorio marino senza che le contaminazioni umane lo rovinino o lo mutino a proprio favore.
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