Qual è il vostro dilemma? Carne o pesce, vino bianco o vino rosso, panettone o pandoro, albero di Natale o presepe, champagne o spumante? Sembrano tutte scelte abbastanza banali, ma dietro ogni scelta sappiamo bene che si nascondono filosofie e stili di vita diversi. Dicasi lo stesso per la domanda che attanaglia chiunque debba cimentarsi con i lavori di ristrutturazione del bagno: vasca o doccia?
Sto leggendo in questi giorni un libro di Edoardo De Crescenzo intitolato “Così parlò Bellavista”, dove l’autore racconta e spiega la filosofia epicurea attraverso le storie del professore Bellavista. Il professore dice che esistono due tipi di persone, gli uomini d’amore e gli uomini di libertà e secondo lui, chi sceglie la vasca è uomo d’amore, come i napoletani che prendono le cose con calma, mentre ci preferisce la doccia è uomo di libertà, come i milanesi che sono pratici e razionali.
La storia della vasca e della doccia
Prima di affrontare la scelta tra vasca e doccia, vediamo cosa ci racconta la storia.
Le vasche e le docce esistono da millenni, si trovano tracce nell’antico Egitto, pare che gli antichi egizi avessero l’abitudine di lavarsi tutte le mattine e che usassero delle bacinelle per farsi la doccia. In Asia usavano invece vasche da bagno in legno, mentre i popoli greci e romani preferivano quelle di pietra.
La prima doccia moderna è del 1872, il medico Merry Delabost che operò nella prigione Bonne-Nouvelle, per migliorare l’igiene dei reclusi inventò un sistema di lavaggio con docce collettive, ma ognuno aveva il proprio soffione della doccia. Subito dopo, nel 1879, divenne obbligatorio per l’esercito prussiano e le docce vennero installate nella baracche dei soldati.
La doccia
Dopo un po’ di storia vediamo quali sono le caratteristiche che ci fanno preferire la doccia alla vasca.
Innazitutto la doccia è pratica e veloce. Il tempo per fare la doccia è davvero minimo, parliamo di 10 minuti e nell’economia dei tempi per la preparazione mattutina risulta perfetta prima di affrontare la giornata.
La doccia è igienica, perchè l’acqua scorre e porta via lo sporco e le impurità, non c’è acqua stagnante e la facilità di pulizia delle docia permette di tenerla sempre igienizzata.
La doccia è sostenibile. Una doccia di 10 minuti consuma mediamente tra i 60 e 90 litri d’acqua, i soffioni della doccia più rencenti hanno areatori del getto dell’acqua progettati per risparmiare e se si scelgono i saponi solidi anche il consumo dei detergenti è ridotto al minimo.
La vasca
La vasca è relax, è comoda e non ci sono dubbi. Ci si può sdraiare e godersi lunghi momenti di riposo per rilassare il corpo e i pensieri.
La vasca è detox non solo per la mente, grazie al rilassamento profondo, ma anche anche per il corpo. L’acqua calda aiuta i pori della pelle a dilatarsi e ad espellere le tossine, molte persone infatti considerano purificante fare il bagno nella vasca. Il bagno di presta a sessioni di aromaterapia con oli essenziali e profumati e in alcune case diventa anche un bagno turco.
La vasca è divertente, pensiamo ai bambini e a quanto si divertono nella vasca da bagno, tra bolle profumate, paperelle e giocattoli di ogni tipo.
Cosa è meglio, la vasca o la doccia
I sondaggi Doxa sono molto chiari: l’80% degli italiani può rinunciare alla vasca ma non alla doccia, 9 abitazioni su 10 hanno la doccia e non esiste nella testa di buona parte delle persone una casa senza la doccia.
Il 42% degli italiani fa la daccia tutti i giorni, il 93% almeno 2 o 3 volte ma comunque tutti almeno 1 volta a settimana.
Per gli italiani, in generale è meglio avere due bagni con due docce, piuttosto che uno con la vasca e con questo possiamo dire che gli italiani sono per la maggior parte uomini di libertà, per rispondere al professore Bellavista.