Sicurezza della casa

Rilevatore di fumi: il salva la vita che allerta in caso di incendio

Cos'è, tipologie, a cosa serve e consigli per l'acquisto

Il rilevatore di fumi è un dispositivo di sicurezza che può salvarci la vita. Che sia in casa, in ufficio, in un negozio o in un cantiere, il fumo è il primo segnale di un incendio. Senza poi contare il fatto che il monossido di carbonio può essere letale.

rilevatore di fumi

Ogni anno, in Italia si registrano sempre più incidenti domestici. I rilevatori di fumo e gas sono quindi la soluzione di domotica migliore per evitarli.

Che cos’è un rilevatore di fumi

Il rilevatore di fumo è un sistema per rilevare la presenza di fiamme, fumi, temperature troppo elevate ed eventuali perdite di gas, così da prevenire incendi in casa.

Si tratta di un piccolo apparecchio compatto che si applica al muro o sul soffitto. È in grado di rilevare la presenza di fumo e, in tal caso, fa partire un allarme acustico piuttosto potente, che possa essere sentito sia da chi è in casa, così come anche da chi vive nel vicinato.

Il rilevatore di fumi è quindi un dispositivo che fornisce un avvertimento preventivo di vitale importanza circa la presenza di fumi e gas.

rilevatore di fumi

A cosa serve e come funziona un rilevatore di fumi

I rilevatori di fumo sono fondamentali nei capannone industriali e logistici, ed anche nelle case e negli appartamenti privati.

Una volta percepita la presenza di fumi, perdite di gas o temperature troppo alte, il rilevatore di fumi manda un segnale acustico che avverte dell’imminente pericolo.

Nei grandi luoghi di lavoro, e quindi in aziende e capannoni, la funzione dei rilevatori di fumo è essenziale anche per l’entrata in funzione di altri sistemi di protezione antincendio (ad esempio, impianti di estinzione, sistemi di settorizzazione ed estrazione del fumo).

Tipologie di rilevatore di fumi

In commercio si trovano vari tipi di rilevatore di fumi, classificabili in macro categorie.

Rilevatore di fumi a fascio ottico

I rilevatori di fumo a fascio ottico funzionano tramite l’“Effetto Tyndall”, un particolare fenomeno di diffusione ottica della luce. Il fumo che si genera durante un incendio, modifica il modo in cui la luce si diffonde nell’ambiente.

Di conseguenza, i rilevatori di fumo a fascio ottico registrano un calo d’intensità del fascio di luce e quindi fanno scattare il segnale d’allarme.

Questo tipo di sensori è consigliato per ambienti molto ampi e con soffitti alti. In genere vengono installati insieme ad altri rilevatori.

Occorre fare molta attenzione al punto di installazione per evitare falsi allarmi provocati da variazioni di luminosità che non dipendono dalla presenza di fumi.

Rilevatore di fumi a camera ionizzante

Questo tipo di rilevatori funziona in base al controllo degli ioni a radicali liberi, particelle cariche elettricamente presenti nel fumo generato dalla combustione.

Molto sensibili alle combustioni che danno vita ad uno sviluppo della fiamma molto rapido, i rilevatori di fumi a camera ionizzante vengono usati principalmente negli ambienti dove non ci sono apparecchiature che producono calore e dove non sia possibile la presenza di fumi (es. sigaretta) che potrebbero influire in maniera negativa sulle prestazioni.

L’installazione ideale è in zone dove non sono presenti correnti d’aria o ricircoli d’aria.

Sensori antincendio di calore

Questi sensori scattano in presenza di picchi di calore o di variazioni brusche e repentine di temperatura.

Esistono sia i modelli “statici”, che scattano in base al valore della temperatura, e quelli “termovelocimetrici” che fanno scattare l’allarme solamente quando viene raggiunta la temperatura impostata.

Questi rilevatori vanno installati in zone dove non vi siano fonti di calore (radiatori, forni…)

Rilevatori di fiamma

Sensori antincendio in grado di percepire la radiazione elettromagnetica (luce UV o IR) emessa quando scoppia un incendio. A far scattare l’allarme è l’aumento di luce rilevato dal sensore.

Questo tipo di rilevatori è installato in prevalenza per sorvegliare ampi spazi aperti delimitati e/o dove circolano materiali infiammabili.

Rilevatori antincendio a telecamera

Tipologia di rilevatori molto innovativa che individua in maniera affidabile e tempestiva la presenza di incendi anche in condizioni ambientali difficili (es. tunnel stradali)

Questi rilevatori funzionano tramite un software che riesce a distinguere il movimento del fumo da quello di persone e macchine.

In generale, i rilevatori di fumo vanno collocati nell’ambiente a seconda del modello e del raggio d’azione che possono coprire.

In base alla superficie d’interesse, è possibile installare anche più di un rilevatore.

Rilevatore di fumi: normativa

Il rilevatore di fumo è regolamentato dalla norma UNI 9795:2013, in cui sono contenute le indicazioni standard circa la disposizione dei rilevatori di fumo negli hotel e negli ambienti domestici.

I rilevatori di fumo, infatti, devono essere collocati nell’ambiente a seconda del modello e del raggio di azione che possono coprire.

Secondo la predetta norma, il rilevatore di fumi deve essere posizionato in un’area non direttamente interessata da fumi generati da lavorazioni di materiali o da flussi prodotti dai sistemi di condizionamento, ventilazione ed aerazione.

Inoltre, è altresì sconsigliato installare rilevatori di fumo in ambienti dove si produce vapore o in prossimità di radiatori o altre apparecchiature per il riscaldamento.

Ed ancora, i rilevatori di fumi devono trovarsi ad almeno 30 cm dalle lampade e vanno installati lungo le vie di fuga della casa. In generale, il posto più indicato è sul soffitto.

Per un utilizzo in ambito domestico, i rilevatori di fumo vanno installati in stanze come ingresso e pianerottolo, salotto, scale che portano in soffitta, retro della cucina ed eventuale garage attiguo.

Nelle case su più piani, è consigliabile installare almeno un rilevatore per piano.

In caso di più rilevatori, è opportuno che gli stessi siano fra loro collegati.

Installazione di rilevatore di fumi

I rilevatori di fumo vanno installati seguendo specifiche linee guida in modo tale da evitare falsi allarmi e malfunzionamenti. Proprio per questo motivo, è fortemente consigliato far installare tali dispositivi da personale tecnico abilitato, oltre che sottoporli a periodica manutenzione.

In ogni caso, al fine di un corretto funzionamento, i rilevatori di fumi vanno posizionati distanti da:

  • apparecchi di ventilazione in quanto l’aria che ne esce impedisce o falsifica la rilevazione
  • fonti di calore o vapore (es. docce, caldaie, cappe…)
  • lampade in quanto generano calore

Come scegliere un rilevatore di fumi

In commercio esistono vari modelli di rilevatore di fumi, ognuno con caratteristiche proprie. Vediamo quindi qui di seguito quali sono i parametri da considerare in fase di acquisto.

  • Tipo di alimentazione. I rilevatori di fumi funzionano quando sono carichi. In genere funzionano tramite batterie al litio, di lunga durata. Alcuni modelli “intelligenti” avvisano, con un segnale acustico o luminoso, quando la batteria si sta scaricando; i modelli più evoluti, sono invece dotati di due o più batterie in modo tale da sopperire al fabbisogno energetico nel momento in cui la batteria primaria cessi di funzionare oppure sia ormai scarica
  • Installazione: poiché si tratta di un dispositivo dalle dimensioni compatte, lo si può fissare ad una parete o al soffitto. Ci sono modelli adesivi, altri da avvitare (con trapano e tasselli) ed altri ancora da applicare tramite una placca magnetica fissata ad un apposito supporto. I rilevatori possono agire attraverso la connessione wireless
  • Durata di vita: di media, un rilevatore di fumi non dovrebbe esser usato per oltre 10 anni. Tuttavia, alcuni produttori offrono rilevatori con durata di vita più breve (1, 2, 3, 5 o 7 anni)
  • Funzione “silenziamento”: in caso di falso allarme o di incendio controllato, questa funzione permette di fermare da solo l’allarme. Tuttavia, qualora la presenza di fumo persista, per motivi di sicurezza, l’allarme riprende in automatico dopo circa un quarto d’ora
  • Rilevatori collegati: i rilevatori più recenti si collegano alla rete WiFi di casa in modalità wireless per avvisarti dell’eventuale presenza di fumi sullo smartphone tramite una notifica o un SMS
  • Design: è possibile scegliere tra vari tipi di rilevatori di fumo anche dal punto di vista di forma (tondo, quadrato…) e colore (nero, bianco, colorato…) così da integrarsi al meglio nella stanza in cui viene collocato

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