Consigli su come restaurare le porte antiche in legno
Le porte antiche hanno un fascino particolare nelle case che hanno la fortuna di averle. Il fascino deriva sia dal fatto che un tempo si usava il legno, quello vero e massiccio e un po’ perché vantano delle forme e delle dimensioni davvero speciali.
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Cercheremo di capire insieme come riportarle alla bellezza del passato.
Come restaurare le porte antiche?
Si tratta di un tema molto sentito, perché sempre più persone guardano al restauro conservativo e al riutilizzo di serramenti antichi restaurati ad hoc per le proprie esigenze.
Il restauro di questa tipologia di porte deve iniziare con una valutazione dello loro stato di conservazione.
- Molto speso il legno può essere ben conservato e non dare particolari problemi, ma nel caso di porte esterne o di edifici particolarmente umidi la base lignea potrebbe essere stata attaccata da insetti o dagli agenti atmosferici.
- La prima verifica della condizione del legno è quindi necessaria per comprendere come e se è possibile operare su una base antica.
Se le porta presenta delle porzioni da restaurare è opportuno smontarla e quindi procedere con il lavoro in posizione orizzontale.
- In questo modo l’artigiano o chi opera con il fai da te può sistemare le eventuali bolle e riattaccare delle parti con colle speciali e quindi procedere con l’inserimento dei pezzi mancanti.
Le tecniche più diffuse
La regola per come restaurare le porte antiche chiede quindi di conoscere le basi del restauro.
Non levigare la superficie e dipingerla per ottenere un lavoro ben fatto.
Di base si può operare colorando con le aniline della stessa tinta della porta le sezioni in legno che sono state aggiunte alla struttura e, una volta asciugata la superficie, procedere con il carteggio a grana doppia per eliminare tutti gli scalini realizzati dall’aggiunta di materiali per il restauro.
Il risultato deve essere una superficie liscia, che può essere tamponata per la lucidatura o rifinita con la cera.
Lucidatura a cera
La lucidatura a cera o a tampone deve essere eseguita con forza e con più stesure. La porta può essere lucidata con un panno di lana o di cotone.
Finitura a tampone
La finitura a tampone è un po’ più elaborata perché chiede di sciogliere nell’alcol la gommalacca e, una volta atteso il tempo di riposo di 12 ore, tamponare la porta antica con un lino all’interno del quale viene posizionato un batuffolo di ovatta imbevuto nella gommalacca.
Il risultato che di ottiene è però di grande bellezza e di innato carisma.
Per restaurare ad arte le porte antiche è quindi necessario procedere con le doverose regole del buon restauro.
Si tratta di porte che non hanno una misura standard ed occorre fare molta attenzione alle misure per ottenere un risultato fruibile nell’ambiente della casa destinato da accoglierle.
L’alternativa può essere l’impiego della porta restaurata su binario scorrevole esterno. E’ una soluzione che non permette la chiusura completa della porta ma che sa arredare con grande stile gli ambienti, soprattutto quelli definiti dallo stile shabby, rustico o di matrice industrial.
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