Tutto sul parquet flottante, pro e contro e prezzi
Facile da installare e rimuovere, vantaggi e suggerimenti per pulizia e manutenzione
Scopri tutto quello che c’è da sapere sul parquet flottante parquet flottante, una soluzione moderna e duttile, ma anche semplice e potenzialmente eco-friendly.
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La posa flottante si inserisce fra le diverse pose del parquet e, al giorno, d’oggi si rivela come una delle più usate in quanto presenta tempi brevi di messa in opera e può essere realizzata anche in autonomia da chi possiede una buona manualità.
Cosa significa parquet flottante
Il parquet flottante è una soluzione molto impiegata nei rivestimenti moderni, in quanto non prevede il fissaggio con colla a pavimento e nemmeno richiede la presenza di un fondo ben definito per essere posato.
Il parquet flottante è un tipo di pavimento in legno costituito da tavole di legno massiccio o multistrato che vengono posizionate su un sottofondo senza essere incollate o chiodate, ma invece interconnesse tramite un sistema a incastro.
Questa tipologia di parquet può essere facilmente installata e rimossa, senza dover utilizzare colle o chiodi.
Tuttavia non è possibile effettuare un livellamento su questo tipo di pavimento, ma è necessario rimuoverlo e pulirlo prima di procedere con questa operazione.
Quanto costa un parquet flottante
Il parquet flottante viene solitamente montato con pannelli prefiniti con una posa che avviene ad incastro.
Il costo dipende da diversi fattori, come il tipo di legno utilizzato, la dimensione delle tavole e la complessità dell’installazione. In generale, il prezzo medio al metro quadrato può variare tra i 20 e i 60 euro.
Nei centri della grande distribuzione e nelle catene di bricolage si possono incontrare molte soluzioni, sia realizzate in legno ‘vero’ che in versioni impiallacciate di diversa qualità che però sconsigliamo.
Come si posa il parquet flottante
Una volta acquistato il materiale, la posa può seguire diverse forme in base anche al vostro gusto.
Il parquet flottante viene posato ad incastro, mediante la conosciuta combinazione maschio-femmina.
La preparazione del fondo
Non si tratta di preparare strati di materiale speciale come avviene con la posa a chiodi oppure con colla o cemento, ma è necessario stendere un foglio di materiale isolante che permette di donare uniformità al lavoro e di coibentare l’ambiente nei confronti del calore e anche dei rumori.
Solitamente i materiali più impiegati sono il nylon in foglio, la guaina bituminosa, la lastra di polietilene espanso a cellule chiuse di circa 2 mm di spessore.
Sono tutti materiali che donano stabilità al lavoro e isolano leggermente il pavimento. E’ importante acquistare la giusta quantità di materiale per ottenere un lavoro omogeneo e soprattutto risvoltarlo anche in prossimità delle pareti dietro al battiscopa.
La posa
Ogni posa del parquet flottante deve essere calibrata e può assumere diverse forme, dalla spina di pesce al classico ‘a correre’, dalla tecnica a scala fino alla particolare a baston rotto.
Tutto dipende dai gusti personali, ma è importante seguire le istruzioni relative alla posa che sono indicate nel materiale per ottenere un lavoro completo.
Una volta posato, è buona norma non calpestarlo per almeno 24 ore. Bisogna dare tempo ai listelli di unirsi in modo completo e di uniformarsi al suolo.
La tecnica flottante si rivela la più semplice e probabilmente come la meno dispendiosa.
E’ inoltra anche la più eco-compatibile, in quanto non richiede l’impiego di colle che spesso hanno un alto potere inquinante.
Il tutto si completa con la possibilità di staccare e di ricomporre i tasselli nel caso cambiate casa o decidiate di attuare una lavorazione diversa dei pavimenti.
Q&A: le vostre domande e risposte
Cerchiamo ora di chiarire con voi alcuni punti.
Posso utilizzare il parquet flottante in bagno?
No, non è il tipo di pavimentazione più adatto per ambienti umidi come il bagno, poiché l’acqua può infiltrarsi tra le giunzioni delle tavole e causare deformazioni o danni irreparabili.
Inoltre, l’umidità può causare la formazione di muffe e funghi, che possono essere dannosi per la salute e danneggiare il pavimento.
Se si desidera utilizzare il legno come materiale per il pavimento del bagno, è consigliabile scegliere tipologie di legno resistenti all’umidità, come il teak o il cedro rosso occidentale, e utilizzare un sigillante impermeabile per proteggere il pavimento.
Si consiglia sempre di consultare un professionista per scegliere la soluzione migliore per il vostro bagno.
Come posso pulire un pavimento flottante?
Per pulirlo è importante evitare l’utilizzo di prodotti abrasivi o troppo aggressivi che possono graffiare danneggiare la superficie del legno.
Ecco alcuni consigli utili:
- Utilizzate un aspirapolvere o una scopa morbida per rimuovere polvere e sporco dalla superficie del pavimento. E’ importante evitare l’utilizzo di strumenti abrasivi come spazzole o raschietti duri,
- Meglio usare un panno in microfibra o una spugna morbida inumidita con acqua tiepida e un detergente neutro per pulire il pavimento. Evitare di utilizzare troppa acqua, poiché il pavimento flottante non è impermeabile e l’acqua in eccesso può infiltrarsi tra le giunzioni e causare danni.
- Dovete asciugare il pavimento immediatamente dopo la pulizia per evitare l’accumulo di umidità.
- Da evitare di utilizzare prodotti a base di ammoniaca o candeggina, poiché possono causare decolorazione o danni alla superficie.
Con una corretta manutenzione, questo tipo di pavimento può rimanere in buone condizioni per molti anni.
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