Conosciamo meglio l’MDF e scopriamo quando conviene utilizzarlo
Cos'è, a cosa serve e come viene usato
L’MDF è una tra le soluzioni più innovative nel campo dei materiali. Si tratta di una valida, quanto funzionale, alternativa al compensato perché consente di ottenere risultati migliori nella realizzazione e il rivestimento di mobili e arredi in legno.
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Vediamo com’è fatto questo materiale e quali sono i suoi principali utilizzi.
Che cos’è il MDF
È un materiale molto resistente costituito da fibre di legno molto fini, pressate e poi tenute insieme da resina o colla ad elevate temperature. Il composto viene poi ricoperto con una patina che gli conferisce una finitura liscia. Si tratta di pannelli di fibre di legno a media densità, compresa tra 500 e 800 kg/mc.
L’MDF può essere lavorato come il legno massello, a differenza di truciolato e compensato che, invece, non permettono ciò.
Non sbriciola e, per questo, è un tipo di legno particolarmente adatto per restaurare vecchi mobili e realizzare arredi di vario tipo.
Cosa significa MDF in italiano?
La sigla MDF sta per “Medium Density Fibreboard” che, si traduce come “pannello di fibra a media densità”. Si tratta di pannelli innovativi ottenuti tramite l’impiego di finissime fibre di legno tenute tra loro insieme attraverso resina o colla a temperature elevate.
Quanti tipi di MDF ci sono?
In base al suo livello di densità, possiamo distinguere 3 categorie:
- LDF: bassa densità
- MDF: media densità
- HDF: alta densità
Come viene prodotto
I pannelli in MDF vengono prodotti a partire dagli scarti di lavorazione del legno. Questi vengono prima scortecciati e poi macinati.
Da questo procedimento si ricava una pasta di fibre che viene poi immersa in acqua. In questa fase, vengono spesso aggiunti alcuni prodotti quali antimuffa, idrorepellenti e antifungini.
Dopodiché, la pasta di fibre viene quindi compressa grazie al peso e al calore. Ed è così che si ricavano pannelli di legno artificiale perfettamente lisci, senza venature e di colore uniforme.
Infine, per migliorare la resa estetica del prodotto, è possibile ricoprirlo con lacca, vernice o fogli di legno.
Una volta pronti, i pannelli in MDF si possono tranquillamente lavorare come il legno massiccio ed essere utilizzati per la realizzazione di mobili, porte e rivestimenti.
Avvertenza
La resina usata per la lavorazione dell’MDF è altamente nociva. Oggigiorno, in commercio, si trovano quasi esclusivamente pannelli in MDF con quantità di resine potenzialmente nocive molto basse.
Quali sono i vantaggi del MDF
Dopo aver descritto le caratteristiche e il processo di produzione dell’MDF, analizziamone ora le sue proprietà, dividendole tra pro e contro.
Cominciamo dai vantaggi
- Superficie liscia e uniforme, perfetta da dipingere o adattare
- Robusto e resistente quanto il legno massiccio
- Facile da tagliare e lavorare
- Veloce da assemblare usando colle
- Molto economico
- 100% riciclabile
Quali sono gli svantaggi del MDF
Ed ora i punti di debolezza di questo materiale
Svantaggi
- Qualità inferiore rispetto al legno massiccio
- Bassa resistenza all’acqua e all’umidità
- Non particolarmente resistente al fuoco (spesso, durante il processo produttivo, vengono aggiunti prodotti ignifughi)
- Può venire attaccato da funghi o animaletti (in fase di produzione vengono spesso aggiunti prodotti insetticidi e antimuffa)
- Tossicità durante la lavorazione. Operare mettendo in atto tutte le massime norme di sicurezza
Quando usare MDF?
Si tratta di un materiale molto versatile e, proprio per questo, le possibilità di utilizzo sono numerosissime. Viene ampiamente usato nell’ambito dell’arredamento, per la realizzazione o il rivestimento di tavoli, armadi, mensole, scaffali, librerie… Così come di battiscopa, pareti attrezzate e divisorie. Ed ancora, porte (anche blindate) e ante di armadi.
I pannelli in MDF sono facili da montare. Se ne trovano in varie colorazioni così da consentire la creazione di un bell’effetto decorativo.
Dal momento che, in genere, i pannelli in MDF vengono trattati con agenti idrorepellenti, è possibile utilizzarli anche in ambienti umidi, come ad esempio bagno e cucina.
Come riconoscerlo?
Lo si riconosce abbastanza facilmente perché si presenta piuttosto solido e ben compatto.
Come si vernicia?
Utilizzare vernici acriliche o latex MDF che non siano a base di acqua. In base alle vostre preferenze o esigenze, potete scegliere tra una vernice con finitura lucida o opaca.
Evitare le vernici per laminati a base d’acqua in quanto poi il materiale assorbirebbe l’umidità, danneggiandosi.
Prima di procedere, è fondamentale stendere una mano di primer o di colla PVA.
Quanto costa MDF al mq?
Si tratta di un materiale piuttosto economico. Tuttavia, il prezzo varia in base allo spessore, alla qualità costruttiva ed alla densità certificata. Ecco alcune fasce di prezzo da prendere come riferimento indicativo:
- spessore medio, come le lastre da 6 mm: 8-10 euro al mq
- pannelli spessi 10 mm: 11-14 euro al mq
- panneli con 25-30 mm di spessore: 27 euro al mq
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