Tutto sulla malta cementizia e le sue proprietà
Che cos'è, tipologie, caratteristiche e utilizzi
La malta cementizia è un impasto di acqua, sabbia e cemento, molto usato in ambito edile per legare insieme e tenere uniti saldamente vari elementi di muratura. Garantisce un’ottima resistenza meccanica.
Andiamo a scoprire quindi quali sono le caratteristiche e tutte le potenzialità di questo conglomerato.
Contenuti di Tutto sulla malta cementizia e le sue proprietà
Che cos’è la malta cementizia
Un materiale edile molto utilizzato, che serve per legare insieme in maniera salda vari elementi di muratura.
Si ottiene impastando acqua, sabbia e cemento. Nella fase di presa, la malta cementizia è modellabile; poi, una volta divenuto rigido, questo impasto garantisce stabilità e resistenza alla struttura in muratura, garantendo una buona capacità di resistere anche a sollecitazioni piuttosto forti.
Nel settore edilizio esistono vari tipi di malta. Tra tutte, quelle cementizia è quella che offre la maggior resistenza meccanica.
Com’è fatta
La malta cementizia si ottiene mescolando sabbia, cemento in polvere e acqua.
Come meglio vedremo più avanti, un base alle diverse quantità di tali elementi, si ottengono varie tipologie di malta, più o meno adatte per svariati scopi.
Acqua
Dev’essere limpida e non deve contenere solfati, grassi, cloruri né alcun tipo di sostanze organiche.
Sabbia
Deve essere di cava o di fiume, non di mare.
In base al diametro dei suoi grani, possiamo distinguere tra, sabbia:
-
-
- fine: (diametro fra 0,1 e 0,5 mm) indicata per gli intonaci lisci
- media: (diametro da 0,5a 2 mm), ideale per fare malte da usare per murature e intonaci grezzi
- grossa: (diametro fra 2 e 5 mm) indicata per le malte per murature e gli intonaci rustici
-
Cemento
Secondo la nomenclatura della norma UNI EN 197-1 (6 ottobre 2011), ci sono 5 tipologie di cemento, più relativi sottotipi che vengono classificati con i numeri romani da “I” a “V”.
In generale, per fare la malta cementizia viene scelto il cemento di tipo I (CEM I): un cemento puro, che presenta una percentuale di clinker (materiale ricavato da argilla e calcare) di almeno il 95%.
Come additivo, si utilizza poi il gesso, che contrasta l’indurimento rapido.
Va poi considerato anche il grado di resistenza del cemento. Ci sono 5 classi di resistenza che stanno ad indicare la resistenza a compressione in N/mm2, misurata dopo 4 settimane dalla posa in opera.
Per la malta cementizia usata per usi comuni, come grado di resistenza si consiglia il 32.5N.
Quanti tipi di malta cementizia ci sono
A seconda delle quantità e delle proporzioni di acqua, sabbia e cemento, si ottengono vari tipi di malta, che vengono classificate come segue. Malte cementizie:
- magre: quelle col minor contenuto di cemento, le più usate per costruire muri in pietra dove non si richiede una particolare resistenza alle sollecitazioni
- normali: composte da 400 Kg di cemento per ogni mc di sabbia, vengono solitamente impiegate per la costruzione di muri in mattoni o in pietra e mattoni
- grasse: la tipologia che contiene più cemento (500 kg ogni mc di sabbia), utilizzata per preparare intonaci e massetti delle pavimentazioni
- molto grasse: il tipo di malta cementizia che contiene più cemento in assoluto (oltre 600 Kg ogni mc di sabbia). Sono utilizzate per la stesura di intonaci e per i lavori di impermeabilizzazione
Come si prepara la malta cementizia
La malta viene preparata al momento, in cantiere. Si comincia mescolando la sabbia e il legante, e poi si aggiunge l’acqua poco per volta, fino ad ottenere la consistenza voluta.
Per poche quantità, la si può preparare a mano, usando un semplice secchiello. Altrimenti, si utilizza la betoniera o le impastatrici meccaniche.
In ogni caso, alla fine bisogna ottenere un impasto uniforme e senza alcun grumo.
All’inizio, la malta è facilmente modellabile. Dopodiché, una volta stesa, comincia ad irrigidirsi, in modo tale da consentire ai vari elementi di aderire correttamente.
In pratica, il processo è costituito da 2 fasi:
-
-
- la presa: il composto passa da uno stato plastico ad uno statico, andando ad assumere la forma definitiva
- l’irrigidimento: col contributo dell’ossigeno dell’aria, la malta si solidifica e, indurendosi, diviene rigida e resistente, garantendo così resistenza e stabilità alla struttura, anche in caso di forti sollecitazioni
-
La presa termina nel giro di un paio di giorni al massimo, mentre dopo 4 settimane si raggiunge l’indurimento definitivo.
Quando si usa la malta cementizia
Tra i vari tipi di malta esistenti, quella cementizia è quella che si contraddistingue per la resistenza meccanica più elevata. Per questo, i suoi impieghi sono dei più vari. Nello specifico, solitamente la si usa per:
- intonaci esterni
- legante di mattoni in esterno
- intonaci interni
- massetti e livellamenti
- strato intermedio “fortemente aggrappante” interposto tra la muratura e il successivo strato di malta da intonaco
- “allettamento” per la posa e la realizzazione di murature (in laterizio, pietre naturali o blocchi di cemento)
- posa e sigillatura di pavimentazioni o rivestimenti in pietra naturale
- muri in mattoni, misti, forati o in blocchi di calcestruzzo
- fissaggio e protezione di tubazioni idrauliche o elettriche dislocate a pavimento
- fermare zanche e contro telai metallici
Che differenza c’è tra malta cementizia e malta bastarda
La differenza sostanziale tra i due materiali dipende dalla diversa composizione, da cui, poi, ovviamente, derivano anche caratteristiche e utilizzi differenti.
La malta bastarda, infatti, è composta da sabbia, calce e cemento, mentre, come già visto, quella cementizia, si ottiene miscelando sabbia, acqua e cemento.
Di fatto, quindi, la principale differenza tra i due composti sta nel fatto che la malta bastarda, prevede l’aggiunta di calce come legante.
Proprio per questa sua caratteristica, la malta bastarda è molto diffusa e viene usata in svariati contesti.
In pratica, la malta bastarda ha le medesime applicazioni della malta cementizia. Inoltre, data la sua maggior resistenza, viene anche utilizzata per:
-
-
- murature portanti
- collante nelle pareti prefabbricate
- allettamento tra mattoni e per intonaci da esterno
- pareti e pavimenti dove applicare lastre o mattonelle in pietra e marmo
- strutture portanti in zone sismiche
- intonaci termoisolanti (interni ed esterni)
- ripristino tracce impiantistiche in murature e tramezzature
- murature e intonaci che resistono al fuoco
-
Ed ancora, poiché la malta cementizia è poco lavorabile e, quindi, poco elastica, la malta bastarda viene spesso preferita anche per:
-
-
- rivestimento di mattoni
- intonaci interni
- posa delle pavimentazioni
-
Di contro, invece, la malta bastarda non viene mai utilizzata per il restauro di edifici storici, per via della presenza di sali solubili che potrebbero generare efflorescenze che danneggiano gli intonaci.
Malta cementizia impermeabilizzante
La malta impermeabilizzante, spesso chiamata anche “malta osmotica” garantisce l’impermeabilizzazione.
Questo tipo di malta cementizia riesce a riprodurre la porosità del materiale edile a cui viene “incollata”, così da garantire la stessa traspirabilità. Per ottenere questo tipo di malta vanno aggiunti al composto degli additivi chimici.
Oltre ad avere una buona permeabilità al vapore, la malta cementizia impermeabilizzante contrasta ristagni di umidità e infiltrazioni. Viene spesso utilizzata per intonaci rustici da rivestire con piastrelle, in ambienti dove si crea spesso vapore, come cucine e bagni.
Quanto costa un sacco di malta cementizia
In commercio è possibile trovare sia i sacchi di solo cemento che i sacchi di malta cementizia già pronta (cosiddetta “premiscelata” o “predosata”). Basta infatti aggiungere l’acqua e impastare.
Per dare un’idea indicativa circa i costi, possiamo dire che un sacco di cemento da 25 chilogrammi costa circa 3,50€.
Nel caso invece della malta, la stessa quantità costa di media 4,00 euro. Quello che può far variare leggermente il prezzo il tipo di malta (da muratura, intonaco o altro).
Speciale Materiali
Altri materiali da scoprire
- Pavimenti effetto legno, stile, comfort e resistenza in un unico prodotto
- Tutto sul cartongesso
- Come prevenire le infiltrazioni
- Pavimenti SPC, cosa sono, prezzi e caratteristiche
- Teflon: proprietà, sicurezza e manutenzione del rivestimento antiaderente
- migliori materiali per il vostro bagno
- Conosciamo meglio l’MDF e scopriamo quando conviene utilizzarlo
- Tutto sul microcemento, un materiale edilizio tra i più attuali
- Speciale Resina e Vetroresina
- Cos’è il vetrocemento e quali sono le alternative
- Speciale cementine
- Cos’è e a cosa serve la schiuma poliuretanica