La laccatura è un tipo di verniciatura che utilizza la lacca, cioè una vernice coprente poliuretanica colorata che nasconde le venature del legno. Esiste anche la laccatura a poro aperto che colora lasciando intravedere le venature del legno sottostante. Eccovi la nostra guida di dettaglio.
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Cos’è la lacca
La lacca è una vernice trasparente o colorata, che si asciuga per evaporazione di solventi e spesso anche con un processo di indurimento che produce una finitura dura e durevole.
La vernice o lacca può assumere qualsiasi livello di brillantezza dall’ultra-opaco all’extra-lucido.
Possono essere laccate superfici legnose in massello, in mdf, in truciolare rivestito in melaminico.
Qualità e prezzo della laccatura
La qualità della laccatura dipende dal tipo e quantità di vernice utilizzata e dall’accuratezza del trattamento: può incidere notevolmente sul prezzo del mobile.
La laccatura di un mobile si può effettuare con tre procedimenti differenti che incidono appunto sulla qualità e sul prezzo finale.
Laccatura economica
Questo metodo consiste nel verniciare direttamente la superficie legnosa con vernici poliuretaniche o smalti, senza alcun trattamento preventivo della superficie che quindi mantiene tutte le sue imperfezioni.
Si intuisce che è economica se sono presenti puntini rialzati sulla superficie laccata dovuti alle polveri di verniciatura inglobate durante il procedimento di laccatura.
Di solito questo tipo di laccatura è poco spessa e non viene spazzolata, quindi osservando la superficie lateralmente si può notare che la laccatura procede come se fosse ondulata e non liscia ed uniforme.
Laccatura con spazzolatura
Meno economica della laccatura precedente perché a fine verniciatura, sulla superficie laccata viene effettuata una spazzolatura per eliminare le imperfezioni dovute alle polveri inglobate.
Non è un trattamento risolutivo per le imperfezioni del fondo legnoso che quindi non vengono eliminate.
Laccatura poliestere
E’ la migliore ed anche la più costosa, perché utilizza vernice poliestere e poliuretanica.
La vernice poliestere è composta da resina, indurente, catalizzatori. Ricopre perfettamente la superficie conferendo spessore in tinta, resistenza agli urti, omogeneità e planarità (superficie estremamente liscia).
A questo punto vengono applicate più mani di vernice poliuretanica coprente e meno indurente.
Che effetto laccato desideriamo? misuriamolo in gloss
La laccatura può essere:
- lucida – riflette gli oggetti come uno specchio
- satinata – effetto seta, morbida e vellutata al tatto, riflette solo la luce
- opaca – assorbe la luce
- goffrata – è opaca e ruvida al tatto e alla vista, resistente e antigraffio
La brillantezza di un materiale si misura in gloss: l’unità di misura è un indice definito Gloss Units o semplicemente Gloss che va da 0 a 100%.
Lo strumento di misurazione è il glossmetro, che misura la riflessione speculare, ossia l’intensità della luce riflessa, entro un’area di dimensioni ridotte, sull’angolo di riflessione.
La laccatura a specchio è pari a 81 gloss. In particolare per un risultato lucido come uno specchio sono indispensabili cinque mani di verniciatura poliestere e i relativi passaggi di lucidatura.
Laccatura fai da te: preparazione del legno
Ed ora passiamo ad alcuni consigli per chi fosse amante del bricolage e fai da te.
Rimuovere la vecchia vernice
Affinché il legno possa essere verniciato deve essere preparato.
- Prima di tutto la superficie lignea dovrà essere pulita, asciutta e ben levigata.
- Se si tratta di un legno già verniciato è importante valutarne le condizioni e rimuovere la vernice già presente.
E’ importante l’allestimento di uno spazio di lavoro che consenta di poter operare in tranquillità; per questo è bene utilizzare un telo protettivo che ripari le superfici dalle possibili macchie di vernice e dalla polvere provocata con la carta vetrata.
Esistono differenti modi per rimuovere la vecchia vernice:
Soda Caustica
Per rimuovere la verniciatura pre-esistente può essere usata la soda caustica, una sostanza aggressiva e pericolosa tanto per chi la usa quanto per la superficie che la riceve.
Sverniciatore chimico
Esiste sul mercato il cosiddetto sverniciatore chimico che permette di rimuovere dal legno ogni traccia di vernice precedente.
- Lo sverniciatore chimico è probabilmente più consigliato nei casi in cui le superfici sono già verniciate e non in buone condizioni.
- Può essere applicato a pennello o con una spatola, a seconda della tipologia, e quindi rimosso con un raschietto dopo il tempo di posa.
Pistola termica
La pistola termica grazie a un getto di aria calda indebolisce la vernice fino a renderla facilmente asportabile con un raschietto.
Carteggiatura
La rimozione dello strato di vernice in superficie con una meticolosa operazione di carteggiatura è forse il metodo più comune e apprezzato anche dagli amanti del fai-da-te.
Utilizzando una carta vetrata inizialmente di grandezza media (usa carta abrasiva di grana 120), per passare nella rifinitura a una carta fine e con tanta pazienza si possono ottenere ottimi risultati.
Questa operazione ci permette di riportare il legno al grezzo apprezzandone a pieno l’intensità delle venature naturali.
Questo metodo. specialmente quando dobbiamo verniciare il legno già verniciato, consente di riportare la superficie del legno nella giusta condizione per trattenere il nuovo strato di vernice. Insieme alla levigatura garantisce la migliore resa estetica.
Dopo la sverniciatura la pulizia della superficie in legno
Una volta terminata la sverniciatura, è importante procedere a un’attenta operazione di pulizia.
- Prima di tutto ripassare il tutto con la carta vetrata fine, così da levigare la superficie ed evitare che i segni lasciati dalla carta vetrata grossa rimangano visibili anche dopo la verniciatura.
- E’ bene procedere con la levigatura, con dei movimenti che seguano le venature del legno o, nel caso di mobili in laminato, che siano lineari e precisi, senza insistere su determinate parti.
- Dopo la levigatura è necessario passare tutto il mobile con un panno pulito, magari imbevuto con alcool, per eliminare tutti i residui di polvere, che andrebbero a rovinare la verniciatura.
Come procedere alla laccatura del mobile
La scelta della vernice
In commercio esistono delle vernici acriliche all’acqua ma per un effetto più lucido e brillante è possibile impiegare uno smalto a solvente, che consentirà di avere una finitura compatta e resistente.
La vernice acrilica va passata sull’intera superficie, facendo attenzione a non sovrapporre le pennellate seguendo sempre lo stesso senso di verniciatura, per ottenere un risultato uniforme.
Dopo aver fatto asciugare la prima mano si può procedere con la seconda.
La lucidatura
A questo punto, occorre procedere con la fase di lucidatura vera e propria, utilizzando l’olio di lino cotto ed un tampone.
Una volta verniciato il mobile occorre attendere il tempo necessario per la sua completa asciugatura (di solito occorre aspettare almeno una giornata).
Terminata questa fare potete procedere con la fase di lucidatura e laccatura vera e propria, che conferirà un aspetto lucido e compatto all’insieme.
Gommalacca e olio di lino
Per ottenere il migliore risultato è bene sciogliere della gommalacca e unirla all’olio di lino cotto.
Consigliamo l’aiuto di un tampone che non lasci pelucchi: si deve stendere il preparato seguendo un andamento lineare e non sovrapponendo il prodotto dove è già stato steso.
Una volta passata tutta la superficie è indispensabile lasciar asciugare perfettamente.
Per ottenere un effetto specchio si deve passare tutta la superficie con una paglietta d’acciaio finissima e dare una seconda mano, sempre facendo attenzione a non sovrapporre il prodotto.
Laccatura delle porte
Abbiamo dedicato uno speciale approfondimento al tema delle porte laccate che vi invitiamo a leggere separatamente.
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