The Italian Stone Theatre a Marmomacc 2015
Ogni anno la fiera di settore Marmomacc di Verona stupisce ospiti ed espositori con nuovi progetti, che mirano a diffondere la cultura della pietra e dei materiali naturali impiegati in edilizia. Quest’anno le kermesse si è arricchita di un progetto interessante, che si è proposto di far conoscere al grande pubblico la genialità dei designer e dei progettisti che hanno scelto di operare in questo settore. Si tratta di The Italian Stone Theater, padiglione organizzato dal 28 settembre al 1 ottobre che ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica.
Il progetto è stato sviluppato con il supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico, il MISE, in collaborazione con l’ICE-Italian Trade Agency e con Confindustria Marmomacchine. Si è trattato di un padiglione che ha esposto le tecnologie litiche e le sperimentazioni materiche esclusivamente italiane, le quali hanno interessato il marmo, le tecnologie e i macchinari impiegati nella lavorazione del settore lapideo.
La capacità delle aziende italiane di generare prodotti e strumentazioni di alta qualità si è quindi legata alla presentazioni di progetti elaborati da architetti e designer provenienti da tutto il mondo, che hanno saputo originare degli esempi davvero mirabili, alcuni basati sulle tecniche tradizionali, altri creati impiegando i più moderni software di progettazione.
Il padiglione The Italian Stone Theatre è stato curato dal designer Raffaello Galiotto e dall’architetto Vincenzo Pavan, e si è articolato in due distinte sezioni. La prima è stata dedicata ai materiali litici, con installazioni sviluppate attorno ai concetti di orizzontalità e di verticalità‘, comuni a chi opera nel settore lapideo e della lavorazione del marmo. Notevole la presenza di Carpet of Stone, un collage realizzato con pavimenti in pietra che ha dato vita ad un percorso dal carattere segmentato. Il concetto di verticalità è stato invece rappresentato dal progetto Lithic Vertigo, un blocco di installazioni realizzate in pietra che ha permesso di far risaltare le potenzialità del materiale in associazione alle scale, alle rampe e anche alle pareti.
Il secondo nucleo dell’Italian Stone Theatre è stato invece dedicato ai macchinari di lavorazione per il marmo. Novità assoluta è stata la presenza di Digital Lithic Design, una mostra sperimentale che si è proposta di affrontare il concetto di design legato alla lavorazione della pietra in un approccio assolutamente creativo.
All’Italian Stone Theatre non sono infine mancate le occasioni artistiche e conviviali. La ADI-delegazione Veneto e Trentino Alto Adige ha infatti realizzato un ristorante d’autore in un’ambientazione fatta a forma di cava di marmo, mentre agli amanti del fumetto d’autore è stato proposto un wine bar firmato Milo Manara, concepito con la presenza di lastre di agglomerato di quarzo lavorate con gli acquerelli eseguiti dal grande fumettista italiano.