Impianto antincendio per la casa: come mettersi in sicurezza
Come funziona, quali caratteristiche deve avere e quali tipologie esistono
Installare un impianto antincendio per la casa è una soluzione che aiuta a prevenire lo sviluppo e la propagazione delle fiamme. È un’ipotesi da valutare soprattutto se gli aspetti tecnici e logistici lo consentono, consultando professionisti del settore ed evitando il fai da te.
Contenuti di Impianto antincendio per la casa: come mettersi in sicurezza
- Impianto antincendio per la casa: cos’è
- Impianto antincendio per la casa: com’è composto
- Impianto antincendio per la casa: tipologie
- Impianto antincendio per la casa: come funziona
- Quanto costa un impianto antincendio per la casa?
- Manutenzione di un impianto antincendio per la casa
- Normativa
- Impianto antincendio per la casa: cosa fare quando suona
- Altri consigli per la sicurezza di casa
Per installare un impianto è infatti necessario che un tecnico specializzato effettui un sopralluogo di tutti i locali presenti nell’abitazione. In base ai materiali utilizzati per la costruzione e alla tipologia degli impianti presenti, il tecnico sarà in grado di capire che tipo di incendio potrebbe verificarsi, e quindi, saprà consigliare i sistemi antincendio più adatti.
Vediamo quali sono le tipologie e le principali caratteristiche degli impianti antincendio domestici.
Impianto antincendio per la casa: cos’è
Per impianto antincendio si intende l’insieme di tutte quelle componenti tecniche che possono essere utili nel prevenire, spegnere e segnalare gli incendi.
In generale, un impianto antincendio si distingue in due categorie fondamentali che, ovviamente, possono convivere in sistemi antincendio completi.
Stiamo parlando rispettivamente di impianti di:
- segnalazione o rilevatori di fumi
- estinzione dell’incendio (o sprinkler)
I primi hanno il compito di segnalare – tramite suoni e luci – la presenza di fumo o calore.
I secondi, sono invece, costituiti, da tutto quanto può servire per spegnere un incendio: idranti, lance, naspi, estintori mobili, nonché gli “sprinkler”, ovvero dei sistemi collegati alla rete idraulica che si attivano in automatico in caso di incendio.
Impianto antincendio per la casa: com’è composto
Un impianto antincendio domestico è principalmente composto dai seguenti elementi:
- sistemi di segnalazione o rilevazione dell’incendio
- sistemi di estinzione dell’incendio, come idranti o estintori
Nel caso vi fosse la possibilità di compiere degli interventi di modifica dei sistemi idraulici ed elettrici, è possibile installare un impianto integrato completo.
In altre parole, degli irrigatori interni dotati di sistema automatico di estinzione a pioggia, i cosiddetti “sprinklers”.
Per fare ciò, sarà necessario integrare dei nuovi sistemi di tubazioni all’impianto idraulico già presente in casa in modo che questo possa alimentare anche gli irrigatori.
Oggi esistono anche impianti antincendio Smart che, grazie ai dispositivi della domotica, possono essere collegati a Wi-Fi o Bluetooth, e gestiti anche attraverso i comandi vocali.
Impianto antincendio per la casa: tipologie
Possiamo distinguere tra impianti antincendio passivi e attivi. Vediamo più nello specifico in cosa consistono.
Impianti antincendio passivi
La protezione svolta da questa tipologia di impianti è data dalla presenza di elementi che possono preservare le persone dalle fiamme, come barriere antincendio, sistemi di ventilazione, distanze di sicurezza esterne, vie di fughe, muri e porte tagliafuoco…
Tutti elementi che devono essere realizzati con materiali non infiammabili e capaci di resistere alle fiamme.
Questi strumenti hanno il compito di isolare l’incendio e limitarne la propagazione, oltre che diminuire gli effetti dannosi che il fuoco può provocare a cose e persone.
L’installazione di questi impianti non richiede l’intervento di un operatore e neppure occorre attivare alcun tipo di funzione per il loro utilizzo.
Impianti antincendio attivi
In questo caso, possiamo fare un’ulteriore distinzione tra:
- sistemi antincendio di segnalazione
- sistemi antincendio completi
I primi, che possono essere inseriti in qualsiasi contesto abitativo, servono solamente per segnalare un incendio, ma non sono dotati degli appositi strumenti necessari al suo spegnimento.
Hanno un dispositivo per la rilevazione della presenza di fumo e/o di calore e possono segnalare eventuali pericoli medianti segnali luminosi o sonori.
I sistemi antincendio completi, invece, oltre che segnalare l’incendio, si preoccupano anche di spegnerlo. Per questo motivo, questi impianti sono quindi di solito dotati di elementi come lance, naspi ed estintori mobili.
Alcuni modelli hanno i cosiddetti “splinkers”, dei sistemi collegati direttamente alla rete idraulica che servono per spruzzare acqua sul fuoco.
Impianto antincendio per la casa: come funziona
Scopo di un sistema di rivelazione di incendio è allertare, nel minor tempo possibile, tramite un allarme, gli occupanti di un edificio in modo da avvisarli circa la presenza di fumi e/o calore.
La rilevazione tempestiva ed automatica – tramite sensori – del processo di combustione prima che lo stesso degeneri in un vero e proprio incendio generalizzato, è fondamentale in modo da poter intervenire precocemente.
I principali rivelatori d’incendio vengono classificati in base al fenomeno chimico-fisico rilevato e possono essere posizionati sulle pareti interne o sui soffitti.
In base al tipo di impianto e alla tecnologie di cui è dotato, i rilevatori possono essere di:
- calore
- fumo
- gas
- fiamme
Esistono anche rivelatori foto-ottici a diffusione che, forniti di una lente ad infrarosso, sono in grado di rilevare quantità di fumo, anche minime, nell’aria.
Una volta rilevato il pericolo, rilevatori possono trasmettere l’allarme secondo varie modalità a seconda del tipo di tecnologia installata:
- attivare un segnale acustico o visivo
- inviare un allarme ai dispositivi elettronici collegati
- attivare gli sprinkler(se installati)
- inviare un allarme incendio ai vigili del fuoco
Quanto costa un impianto antincendio per la casa?
I costi per l’installazione di un impianto antincendio sono diversi e dipendono da diversi fattori.
Anzitutto dalla tipologia dell’impianto, che può essere solo di semplice segnalazione oppure completo, dalle dimensioni e, secondariamente, anche dagli strumenti e dagli accessori di cui lo stesso è dotato.
- Indicativamente, i costi partono da un minimo di 1.000 euro circa per arrivare a circa 3.000 euro.
- A tali prezzi va ovviamente aggiunto il costo della manodopera che varia in base all’azienda.
Manutenzione di un impianto antincendio per la casa
Affinché l’impianto antincendio sia sempre funzionale, occorre far effettuare una regolare manutenzione da parte di aziende specializzate.
Eventuali guasti all’impianto potrebbero infatti comprometterne la funzionalità, andando così a vanificare il suo intervento in caso di incendio, ed apportando di conseguenza rischi per le persone e gli oggetti presenti all’interno dell’abitazione.
I costi della manutenzione variano a seconda dell’azienda interpellata, della manodopera richiesta e delle attrezzature necessarie.
Normativa
In alcuni immobili, la presenza degli impianti antincendio è obbligatoria per legge. Esiste infatti un’apposita normativa che prevede la presenza obbligatoria dei sistemi antincendio per edifici aventi un’altezza superiore ai 24 metri.
Le dimensioni dell’impianto vengono quindi stabilite in base alla grandezza dello stabile, alle sue funzioni, all’ambiente in cui lo stabile è collocato e alla sua propensione al rischio.
I parametri necessari per avere un impianto a norma sono definiti dalla Legge. La normativa, inoltre, prevede anche che gli impianti rispettino la Dichiarazione di Conformità, che viene rilasciata dalla ditta specializzata che effettua il lavoro di installazione e che si deve anche preoccupare della sua manutenzione e rinnovo.
Impianto antincendio per la casa: cosa fare quando suona
Se l’impianto dovesse scattare per un effettivo pericolo, la cosa principale da fare – anche se è difficile da mettere in atto – è quella di non farsi prendere dal panico.
Dopodiché è avvisare i vicini del pericolo e lasciare l’abitazione utilizzando le scale e non l’ascensore.
Chiudere la porta e chiamare i pompieri. Una porta chiusa, infatti, rallenta notevolmente il fuoco. La sua resistenza può inoltre essere accresciuta da alcune semplice manovre come bagnarla e sigillare tutt’attorno con stracci umidi.
Se non si può uscire da casa, ricordare che il luogo più sicuro è il bagno. Sarà dunque questo il luogo dove difendersi in attesa dei soccorsi. Raggiungere il bagno, aprire la finestra richiamando l’attenzione e chiedendo aiuto, quindi chiudere la porta del bagno sigillandola con stracci bagnati in modo da evitare che vi entri del fumo.
Se c’è, riempire di acqua la vasca otturandone tutti gli scarichi e lasciare che fuoriesca dai bordi. Fare la stessa cosa con bidet e lavandini.
Inoltre, gettare dalla finestra tutti gli oggetti infiammabili e potenzialmente esplosivi col calore come, profumi e bombolette spray (lacca e schiuma per capelli, deodorante…)
Infine, mettere uno straccio bagnato sul volto e cercare di respirare molto lentamente.
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