Guida ai prodotti per impermeabilizzare il tetto
Materiali idrorepellenti superficiali di alta qualità.
Impermeabilizzazione tetto: ecco la nostra guida su come proteggere il tetto dalle infiltrazioni d’acqua grazie all’utilizzo di materiali idrorepellenti superficiali di alta qualità.
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Perché i tetti, le facciate e le pavimentazioni dovrebbero essere impermeabilizzati?
Il tetto è la zona più esposta agli agenti atmosferici soprattutto pioggia e umidità, eventi che possono provocare delle infiltrazioni di acqua con conseguenti danni anche irrecuperabili.
Nel tempo i materiali porosi con cui i tetti sono costruiti tendono ad invecchiare (calcestruzzo, cemento, intonaco, pietra naturale e ricostituita, terracotta, piastrelle, mattoni, fibrocemento, pavimentazioni autobloccanti).
Un buon tetto dovrebbe essere costituito da uno strato superficiale o rivestimento, uno strato di impermeabilizzante, l’isolante termico, il massetto pendente e una barriera anti-vapore.
L’intervento migliore è rendere il tetto impermeabile a possibili penetrazioni di acqua.
Impermeabilizzare il tetto è un’operazione complessa che richiede la mano di un professionista del settore edile sebbene i prodotti oggi in vendita siano molto più semplici da posare.
Cosa fare prima di impermeabilizzare il tetto
Ecco cosa è meglio fare preventivamente.
Rimuovere il vecchio: affinché l’impermeabilizzazione del tetto sia efficace e stabile nel tempo è importante rimuovere la vecchia impermeabilizzazione e verificare la tenuta dello strato di appoggio sottostante.
Se lo strato di supporto presenta discontinuità o lesioni è bene procedere con un recupero della superficie per dare coesione e stabilità.
Individuare il tipo di intervento necessario a risolvere la problematica: se si tratta del rifacimento dell’intero tetto è importante decidere quale tipo di copertura fare in sostituzione dell’esistente e in seguito decidere in merito a guaina impermeabilizzante o resine impermeabilizzanti.
Impermeabilizzazione tetto: che materiali scegliere?
Per l’impermeablizzazione del tetto è fondamentale scegliere prodotti di alta qualità e una posa professionale
In base ai risultati delle verifiche si potrà scegliere la tipologia di intervento. Per ottenere una buona impermeabilizzazione è necessario dotarsi di prodotti impermeabilizzanti di alta qualità.
Nelle impermeabilizzazioni, più che in ogni altro settore, è importante non trascurare la posa che deve essere attenta.
Bisogna garantire la continuità anche in punti quali gli attacchi della ringhiera, gli scarichi, le canalette, i raccordi tra verticale ed orizzontale, i giunti e gli altri punti critici.
Cos’è la guaina impermeabilizzante?
L’impermeabilizzante serve a impedire il passaggio dell’acqua negli strati sottostanti e va posizionato dopo l’isolante termico (che si trova dopo il massetto pendente e l’eventuale barriera anti-vapore) e prima del rivestimento superiore.
Le strutture da impermeabilizzare (tetti, coperture, terrazzi, balconi) sono sottoposte a sollecitazioni dinamiche e fisiche continue e quindi lo strato impermeabilizzante deve avere elevate caratteristiche prestazionali perché oltre a garantire l’impermeabilità deve anche aumentare la durabilità della struttura e deve assecondarla nelle sue deformazioni.
La guaina impermeabilizzante è il prodotto più comune che permette di preservare le superfici dalle infiltrazioni d’acqua.
Viene stesa sulla superficie e fissata mediante adeguato sistema di ancoraggio e sopra di esse vengono poi adagiati i successivi strati utili a completare il lavoro di copertura e finitura.
Che materiale utilizzare per impermeabilizzare il tetto
Per impermeabilizzare il tetto esistono diversi sistemi di copertura specifici che devono essere scelti in base alle esigenze dell’edificio: se è un nuovo costruito o il ripristino di un tetto esistente.
Quando si agisce su edifici esistenti la scelta dell’impermeabilizzante dipende dalle caratteristiche originarie del manufatto o dello strato su cui si va ad agire.
Membrane bituminose
Sono le più diffuse per i lavori di impermeabilizzazione di tetti piani o terrazze.
- Si tratta di un prodotto derivato dalla lavorazione del petrolio, il bitume.
- La consistenza viscosa e la granulometria variabile ne fanno un materiale facilmente adattabile a molte geometrie.
per sua natura, è un materiale comunque soggetto a invecchiamento che ne intacca l’elasticità, compromettendone nel tempo le qualità meccaniche.
Il bitume è stato uno dei materiali maggiormente usati nell’impermeabilizzazione dei tetti e delle coperture, specialmente in quelle di matrice industriale o di edilizia civile su grande scala.
Le membrane bituminose in genere sono prefabbricate e necessitano di una protezione superficiale che può essere data dalla pavimentazione o dalla ghiaia.
Si tratta della soluzione dal miglior rapporto qualità prezzo perché restituisce uno strato altamente impermeabilizzante, resistente, durevole nel tempo e calpestabile.
La posa
L’applicazione prevede l’impiego della classica fiamma libera. Chi ha uno strato in membrana bituminosa sul tetto e ha problemi di infiltrazione, può benissimo sovrapporci un nuovo strato di membrane bituminose.
Impatto ambientale
Trattandosi di un prodotto derivato dalla distillazione del petrolio non è facile da smaltire e nella posa vengono emessi dei gas nocivi se inalati.
Membrane polimeriche
Sono meno diffuse delle membrane bituminose anche a causa dalla scarsa resistenza ai raggi Uv. Simili alle membrane bituminose hanno però una percentuale di bitume inferiore al 50%.
Sono date da polimeri plastici come il pvc o il polietilene. Presentano un’ottima elasticità ma non possono essere usati per la posa su tetti trattati con bitumi, asfalti, catrami, solventi, oli e altri prodotti con idrocarburi.
Membrane autoadesive
Le membrane autoadesive possono essere sia bituminose sia polimeriche.
Talvolta lo strato isolante è sensibile al calore e può alterarsi con la posa dello strato bituminoso a caldo.
Questo tipo di guaina con posa a secco viene consigliata quando il tetto o il terrazzo non riuscirebbe a subire il calore prodotto dalla fiamma libera necessaria per la posa delle membrane bituminose.
Posa
La posa, infatti, sfrutta un sistema a freddo e non necessita di fiamme libere. Rispetto alle membrane bituminose prefabbricate hanno il vantaggio di essere più facili da posare.
Resta comunque importante che la stesa della guaina venga effettuata da personale qualificato anche perché per la posa laterale è comunque necessario utilizzare degli apparecchi che generano aria calda senza fiamma.
Guaina ardesiata
La guaina impermeabilizzante ardesiata è impiegata in campo architettonico perché può essere lasciata a vista, senza strati di finitura superficiale come coperture o pavimentazioni.
La sua resistenza le permette un utilizzo a diretto contatto con gli agenti atmosferici e le numerosi varianti di colore in cui viene prodotta la rendono versatile a adattabile numerose situazioni di recupero, restauro e progettazione.
Guaina liquida
La guaina impermeabilizzante liquida è gelatinosa e viscosa ed è consigliata su superfici dalle geometrie complesse poiché essa viene stesa come fosse una vernice, mediante rullo, pennello o compressore.
Data la consistenza, è necessario avere una certa abilità per poter avere strati di impermeabilizzazione uniformi e che possano rispondere alla stessa maniera, evitando così frazionamenti nelle capacità meccaniche del materiale.
Impermeabilizzazione tetto in legno
I tetti in legno sono sempre più richiesti in edilizia per le caratteristiche di resistenza, eleganza e per l’elevato potere isolante e termoacustico.
Le membrane utilizzate per impermeabilizzare tetti in legno sono quelle bituminose che oltre ad evitare infiltrazioni di acqua attraverso la struttura del tetto devono permettere al legno di respirare.
Uno dei problemi maggiori è quello di impermeabilizzare il legno del tetto in modo eccessivo. Bisogna sempre permettere la traspirazione di questo materiale naturale evitando di trattenere i vapori all’interno creando macchie e problemi di umidità.
Un altro modo che potete utilizzare per impermeabilizzare il tetto in legno è quello di scegliere le resine impermeabilizzanti.
In particolare le poliuretaniche, epossidiche o acriliche: sono prodotti che risultano idonee per riparare una falla nel sistema di impermeabilizzazione del tetto in legno.
L’azione impermeabilizzante delle resine per il legno si basa sulle loro caratteristiche chimico-fisiche: le resine penetrano attraverso la struttura rendendola più rigida e bloccando il passaggio di vapori o acqua.
La maggior parte delle resine per il legno sono monocomponenti, ossia sono già pronte all’uso.
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