Scopriamo le diverse finiture dell’acciaio che coniugano estetica e funzionalità
Esistono diverse finiture dell’acciaio che si prestano a differenti esigenze di tipo estetico e funzionale: questa panoramica vi chiarirà i dubbi più frequenti.
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L‘acciaio è un metallo che da sempre viene impiegato in cucina per lavelli e piani cottura, in quanto è forte, resistente e non è portato ad arruginirsi.
La versione classica del metallo è quella inox, ovvero l’acciaio inossidabile, un metallo composto da vari elementi di lega dove l’elemento legante principale è il ferro a 50%.
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Il resto della lega è formato da altri metalli, come il nichel e il cromo che assicurano forza e stabilità alla lega e prevengono la formazione della ruggine.
I due principali tipi di acciaio inox sono l’AISI 304, al quale sono aggiunti il nichel e il cromo e il 316, al quale viene aggiunto il molibdeno per aumentare la resistenza alla corrosione.
Le finiture dell’acciaio: l’acciaio inox
Forse non tutti sanno che l’acciaio inox dovrebbe essere sempre posizionato in aree scarsamente minerali.
Dovrebbe cioè essere distante da fonti acquatiche, che potrebbero corroderlo come le piscine, il mare o l’acqua dei fiumi, ma anche dalle prossimità di luoghi inquinati come le zone industriali.
In queste aree la percentuale di metalli pesanti potrebbe andare a variare la composizione stessa dell’acciaio e renderla quindi meno resistente e più attaccabile dalla ruggine.
Le lavorazioni: la spazzolatura
L’acciaio inox ha subito una grande evoluzione in questi ultimi anni e ora si può contare su diverse lavorazioni che ne mutano l’aspetto e lo rendono più adatto a scopi domestici, anche elevando il suo potere estetico.
Suggerimento: leggete anche la nostra guida su con i consigli su come pulire l’acciaio ossidato.
La prima lavorazione interessa la satinatura, un procedimento che permette di rendere la superficie del metallo più dolce, opaca e piacevole al tatto.
Essa avviene mediante particolari strumentazioni e la composizione dell’acciaio non risulta in nessun modo alterata.
Anche la spazzolatura si inserisce fra le tecniche che alterano positivamente l’estetica dell’acciaio. La spazzolatura avviene infatti con certe spazzole che donano al metallo un effetto quasi anticato, più poroso e meno luminoso.
Il risultato si legge in piani di lavoro ma anche in porzioni metalliche come maniglie o ganci che hanno un aspetto un po’ retrò.
Ricordiamoci che l’effetto impermeabile del metallo deriva dalla presenza di una pellicola di cromo che si realizza con il componente interno alla lega e che si sprigiona contatto con l’ossigeno contenuto nell’atmosfera durante la lavorazione.
La spazzolatura non altera questo processo quindi si rivela come una finitura prettamente estetica.
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Le finiture dell’acciaio: la lucidatura
Un’altra tecnica di finitura del metallo è la lucidatura, l’opposto della spazzolatura e dell’effetto satinato. In questo caso il metallo viene lucidato con particolari spazzole che ne elevano il grado di brillantezza e che quindi donano al materiale il classico effetto glossy.
Si tratta di un trattamento che non si altera e che permette di poter contare su elementi brillanti per molto tempo.
Il top di questa tecnica si raggiunge con le finiture ultra lucide ad effetto specchio. L’acciaio raggiunge un elevato potere riflettente e le persone possono davvero specchiarsi sulla sua superficie!
Si tratta di una finitura molto moderna, adatta a chi ama la brillantezza dei metalli.
Risulta ideale per chi dispone di spazi arredati con gusto essenziale e contemporaneo.
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