Demolizioni più spettacolari: esplosioni dall’effetto unico
Eccovi le demolizioni più spettacolari civili ed industriali, foto molto belle
Spesso leggiamo sui giornali notizie di demolizioni spettacolari, che bloccano il traffico e la vita quotidiana delle persone perché richiedono uno spiegamento di forze davvero incredibile.
Demolire non è infatti, come decostruire, perché la decostruzione implica un procedimento lento e canonico, mentre la demolizione offre un lato scenografico, in quanto utilizza tecniche decisamente scoppiettanti come ad esempio l’implosione.
La buona riuscita di una demolizione va quindi dritta a finire nelle pagine dei quotidiani, perché si tratta, nel bene o nel male, di una scena che fa spettacolo, di un’opera dell’uomo che richiede un grande dispendio di energia e di risorse, funzionale il più delle volte al nascere di importanti opere di architettura e design urbano.
Nel corso degli anni sono state eseguite delle demolizioni davvero scenografiche e ricche di colpi di scena. Vediamo quali sono le più spettacolari e interessanti di tutti i tempi grazie al supporto di Project Job
Demolizioni più spettacolari: primo passo per realizzare nuove opere di architettura
Iniziamo il nostro viaggio con la più grande opera di demolizione eseguita negli Stati Uniti D’America. Si tratta dell’opera che ha coinvolto lo Stadio Kingdome di Seattle, un’implosione da record che è finita nel Guinness dei primati.
La sfida che i demolitori hanno dovuto affrontare si basava sul controllo delle vibrazioni generate dai detriti, ben 125mila tonnellate, che avrebbero interessato una zona dove si trovava la falda acquifera della città. Lo stadio di Seattle è stato quindi demolito impiegando 21.6 miglia di cordone detonante e ben 4.799 lb di esplosivo dislocato in punti ben studiati, per ridurre le vibrazioni e rendere sicura l’area durante l’opera di demolizione.
La seconda demolizione civile più importante per dispendio di energie e di materiali è indubbiamente quella che negli anni ’90 ha interessato alcuni casinò di Las Vegas.
Come spesso accade, lo spettacolo della demolizione ha allertato la cittadinanza e anche i media, ma in questo caso è stato fatto molto di più, perché sono stati scoppiati tanti fuochi d’artificio e la demolizione è stata annunciata da un conto alla rovescia che si è concluso con il rombo della demolizione. La prima casa da gioco a cadere, in ordine temporale, è stata lo Stardust nel 1997, seguita dieci anni più tardi dal The Frontier.
Anche le demolizioni industriali sono delle vere opere d’arte, un palcoscenico emozionante e inimitabile. ((meritano di salire nel podio delle opere più scenografiche di tutti i tempi)). Gli esperti sono concordi nell’inserire nel podio delle migliori e più riuscite, l’opera avvenuta in Cina nel 2013, che ha permesso di demolire 3.5 chilometri di viadotto in una sola notte.
L’attività di demolizione è stata eseguita allertando la popolazione, in quanto il viadotto passava sopra a 30 gasdotti di grande portata e ad alcuni centri abitati, ma era anche affiancato da cavi ad alta tensione. Ora non resta nulla del Cina National Highway del 1917 e al suo posto sta per essere costruito un moderno viadotto a sei corsie.
Le demolizioni possono essere anche molto colorate e particolarmente scenografiche se si decide di dare vita ad un vero e proprio spettacolo ‘sociale’. Questo è quanto accaduto durante lo smantellamento del Wellington Hotel Annex, struttura costruita negli anni ’20 e dislocata a 250 km da New York.
L’edificio è stato demolito con tanto di fuochi d’artificio, fumogeni con i colori della bandiera degli States e con giochi di fumi che hanno creato le iniziali J&J, ovvero di Joe Niccola e della moglie, ideatori del progetto originario.
Le demolizioni più spettacolari possono essere effettuate per ragioni di business, ma anche per fare bene all’ambiente. Questo è ciò che è accaduto in Florida, con l’eliminazione della centrale elettrica costruita negli anni ’60 a Fort Lauderdale, realizzata dalla compagnia Power & Light Co. 200 chili di dinamite sono serviti per abbattere l’inquinate eco mostro, che ha lasciato spazio ad un impianto che utilizzerà gas naturale per produrre energia pulita.
Anche se in Italia gli eco mostri sono uno dei problemi che puntualmente affiorano fra le pagine di cronaca, qualche edificio nel corso del tempo è stato smantellato. Storica rimane la demolizione del complesso immobiliare di Punta Perotti, sorto a metà degli anni ’90 nel lungomare di Bari che rientra in Italia fra le demolizioni più spettacolari di diritto.
Si tratta di una pagina controversa della storia italiana, perché i tre gruppi che diedero vita alla costruzione, Andidero, Matarrese e Quistelli avevano effettivamente le carte in regole per costruire, vista l’edificabilità della zona, ma realizzarono un mostro di cemento talmente imponente da far aprire un’inchiesta per impatto ambientale. La causa si concluse nel 2006 con la demolizione della struttura e con la dichiarazione di abusivismo della stessa.