Ristrutturazioni

Come livellare un pavimento, una guida completa

Su quali pavimenti si può fare, come e con che costi

Tutto su come livellare un pavimento, una attività molto comune che fa parte dei lavori essenziali nella ristrutturazione di una casa o di un appartamento.

come livellare un pavimento

Scopri tutto quello che c’è da sapere: dai materiali necessari alle tecniche più efficaci, fino ai consigli pratici per ottenere un risultato perfetto.

Ecco come rimediare a problemi di pendenza, irregolarità o dislivelli del pavimento, e rendere la vostra casa più confortevole e sicura.

Cosa vuol dire livellare un pavimento

In cosa consiste il livellamento del pavimento? Livellare ha l’obiettivo di appianare, livellare e lisciare un pavimento quando presenta irregolarità.

E’ un’operazione indispensabile prima di posare qualsiasi rivestimento per pavimenti in quanto consente di riempire le irregolarità da 1 a 20 mm al massimo.

Il livellamento è quindi consigliato per le piccole imperfezioni, altrimenti sarà necessario realizzare una malta di cemento. Come vi anticipavo si può arrivare a un massimo di 20 mm di spessore facendo un livellamento in due passaggi.

I professionisti consigliano di fare al massimo due strati con una malta autolivellante, dopodiché, se lo spessore da riempire è maggiore, sarà necessario optare per la realizzazione di una lastra di cemento.

Passiamo ora ai materiali necessari e poi vi indicheremo come procedere.

Quali materiali sono necessari per livellare un pavimento

Ecco tutto quello che serve:

  • Composto autolivellante: è il materiale principale da utilizzare per la livellatura del pavimento. Si tratta di una malta cementizia o anidrite che si stende sul pavimento e si auto-livella. È disponibile in sacchi, da miscelare con acqua secondo le proporzioni indicate sulla confezione.
come livellare un pavimento
Il livellamento di un pavimento in cemento può essere effettuato utilizzando una malta autolivellante a base di resina epossidica. Questo tipo di malta è in grado di autolivellarsi, ovvero di adattarsi alle irregolarità del pavimento senza bisogno di essere spianata manualmente, garantendo un risultato uniforme e senza solchi. La malta epossidica autolivellante è particolarmente indicata per la creazione di superfici lisce e resistenti, adatte per ambienti industriali o commerciali ad alto traffico
  • Acqua: da utilizzare per impastare il composto autolivellante e ottenere la consistenza ideale per la stesura.
  • Contenitore per impastare: è necessario un secchio o una vasca in cui preparare il composto autolivellante con acqua.
  • Miscelatore elettrico: utile per amalgamare e rendere omogeneo il composto con l’acqua. Puoi usare un miscelatore da trapano o uno apposito per malte.
  • Spatola dentata o racla: serve per stendere il composto sul pavimento in modo uniforme. Scegli una spatola adatta all’uso con composti cementizi.
  • Asta metallica o telescopica: necessaria per livellare e distribuire il composto dopo la stesura, facendolo scorrere nelle zone più ribassate del pavimento.
  • Rete antifessurazione: su pavimenti particolarmente ampi o fragili, è consigliabile annegare nel composto una rete in fibra di vetro per evitare la formazione di crepe da ritiro.
  • Molazza: per irruvidire i pavimenti lisci e migliorare l’ancoraggio del composto. Solo se necessario.
  • Nastro adesivo: utile per proteggere e delimitare le aree del pavimento che non devono essere livellate.

Come livellare il pavimento di casa: i passaggi da seguire

Se il pavimento della tua casa non è perfettamente in piano e presenta dislivelli o irregolarità, è opportuno provvedere a livellarlo.

Un pavimento non in piano, infatti, oltre ad essere antiestetico può creare problemi, ad esempio causando l’inclinazione di mobili e arredi.

Livellare un pavimento è un’operazione teoricamente si può anche fare da soli, ecco quali sono i passaggi da seguire:

  1. Controllare lo stato del pavimento. Prima di iniziare, dovete ispezionare attentamente il pavimento per verificare la presenza di crepe, buchi o altri danneggiamenti. Eventuali anomalie vanno riparate prima di procedere con la livellatura.
  2. Scegliere il composto livellante. Per livellare il pavimento potete utilizzare un composto autolivellante a base cementizia o anidrite. Le malte autolivellanti vanno preparate seguendo le istruzioni riportate sulla confezione.
  3. Preparare il fondo. Il fondo deve essere pulito, asciutto, consistente e privo di oli. Se necessario, utilizzate una molazza per irruvidire il pavimento e migliorare l’ancoraggio del composto livellante.
  4. Stendere il composto livellante. Versa il composto livellante sul pavimento e stendilo con una spatola americana. Livella il composto con un’asta telescopica facendolo scorrere verso le aree più basse.
  5. Proteggere il pavimento. Dopo 24-48 ore dalla stesura, è possibile camminare sul pavimento. Tuttavia, è consigliabile proteggerlo per almeno 3-5 giorni per evitare danneggiamenti o impronte.

Quanto costa un livellamento del pavimento

Il costo di una malta autolivellante è di circa 30 euro IVA inclusa per 25 Kg ed in base alla superficie da trattare, si sceglierà il numero di sacchi necessari

In generale, si stima che la superficie coperta dalla malta autolivellante sia di 1,5 Kg al mq per cm di spessore.

Con un sacco di malta autolivellante da 25 Kg, si possono coprire mediamente 5 mq per uno spessore di 3 mm.
Come precauzione, come per i lavori di pittura, è opportuno prevedere almeno il 10-20% di malta autolivellante in più.

La scelta della malta per il livellamento del pavimento deve essere fatta in base a:

  • Il pavimento esistente: calcestruzzo, cemento, piastrelle, parquet,
  • Se è interno o esterno,
  • Lo spessore che la malta deve colmare,
  • Se volete utilizzare una malta autolivellante o fibrosa.

Per ottenere un risultato ottimale, è consigliato affidare il livellamento del pavimento interno o esterno a un professionista.

Per un livellamento autolivellante con sottofondo, è necessario prevedere un budget di almento 25 e 30 euro IVA inclusa al mq.

Il livellamento è una condizione preliminare per poter posare il rivestimento per paviment, quindi nel preventivo dovete far includere anche il costo di posa di parquet, piastrelle o di qualsiasi altro materiale per conoscere il costo totale dei lavori di ristrutturazione.

Q&A: domande e risposte

Spazio ai vostri interrogativi ora.

Che tipo di pavimento posso livellare?

È possibile effettuare un livellamento su una vasta gamma di pavimenti, come:

  • Cemento,
  • Calcestruzzo,
  • Piastrelle,
  • Pavimenti in in legno.

Il livellamento può essere eseguito su tutti i pavimenti rigidi, a condizione che non siano bagnati o soggetti a risalite di umidità o che non siano friabili o instabili.

  • Su pavimenti bagnati potrebbe infatti deteriorarsi rapidamente, causando crepe e deformazioni.
  • Potrebbe anche causare una scarsa aderenza del rivestimento che verrà successivamente posato, provocando problemi di sicurezza e durata.
  • Infine, ciò potrebbe favorire la proliferazione di muffe e funghi

È quindi importante assicurarsi che il pavimento sia asciutto e privo di umidità prima di procedere con il livellamento.

Dovete inoltre evitare di livellare un pavimento come il parquet flottante o pavimenti in PVC.

Per questo tipo di rivestimento flessibile, sarà necessario rimuoverlo e pulirlo prima di effettuare un livellamento.

Quanto tempo ci vuole per asciugare il composto autolivellante?

Il tempo di asciugatura di un composto autolivellante varia a seconda del tipo di prodotto e dello spessore applicato, ma in generale è compreso tra 24 e 48 ore.

In questo lasso di tempo è meglio non camminare sul pavimento e non posizionare mobili o oggetti pesanti. Il composto applicato deve essere lasciato asciugare completamente per ottenere le migliori prestazioni.

Alcuni fattori che influenzano i tempi di asciugatura del composto autolivellante sono:

  • Spessore dello strato applicato: più lo strato è spesso, maggiore è il tempo di asciugatura. In genere per ogni cm di spessore sono necessarie 24 ore di asciugatura.
  • Ventilazione e umidità: la circolazione d’aria e un ambiente non troppo umido accelerano l’asciugatura del composto. In ambienti chiusi e umidi i tempi si allungano.
  • Temperatura: a temperature più elevate l’asciugatura è più rapida. Il composto asciuga più lentamente in ambienti freddi.
  • Tipo di composto: i composti cementizi asciugano più velocemente di quelli anidritici. I composti con leganti speciali possono asciugare anche in 12 ore.
  • Assorbimento del sottofondo: un pavimento molto assorbente tende ad asciugare prima il composto rispetto ad uno poco assorbente.

Tipicamente i produttori dei composti autolivellanti consigliano sempre di attendere dalle 24 alle 48 ore prima di camminare sul pavimento o posizionare carichi. Per una asciugatura ottimale, è meglio attendere 3-5 giorni prima di sottoporre il pavimento a sollecitazioni.

Seguendo questa procedura e armandovi di pazienza, riuscirete a ottenere un pavimento perfettamente liscio e in piano in modo facile e veloce.

In caso di dubbi o per pavimenti particolarmente disconnessi, è comunque preferibile rivolgersi a un esperto.

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