Come fare per avere la detrazione per risparmio energetico
L’iter completo e gli aspetti delicati della pratica
Avete effettuato degli interventi di efficientamento energetico per i quali avete diritto a richiedere la detrazione? Ecco una semplice guida che vi spiega come procedere per richiedere le detrazioni per risparmio energetico che vi spettano.
Contenuti di Come fare per avere la detrazione per risparmio energetico
- Come avviene la detrazione per risparmio energetico
- Detrazione per risparmio energetico: come e dove inviare la richiesta
- Detrazione per risparmio energetico: quali sono i documenti
- Detrazione per risparmio energetico: come fare i pagamenti
- Detrazione per risparmio energetico: sconto in fattura
- Detrazione per risparmio energetico: cessione del credito
Come avviene la detrazione per risparmio energetico
C’è la possibilità di scegliere tra le seguenti opzioni:
- avere uno sconto in fattura da parte del fornitore, che potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari
- trasformarla in un credito di imposta (da ripartire in 5 quote annuali di pari importo)
- cedere il relativo credito fiscale maturato con i lavori (quella cifra che ti verrebbe restituita nell’arco di 5 anni) a banche, assicurazioni o ad un altro intermediario finanziario, oppure alla stessa impresa che ha realizzato i lavori, che, a sua volta, sarà libera di cederlo a una banca o ad altri intermediari finanziari. Per chi decide di fare degli interventi antisismici c’è la possibilità di acquistare una polizza anticalamità con detrazione al 90%
Detrazione per risparmio energetico: come e dove inviare la richiesta
Per beneficiare delle detrazioni per risparmio energetico, vi è l’obbligo di comunicazione ad ENEA delle spese effettuate entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori.
La documentazione deve essere trasmessa in via telematica all’Enea, attraverso l’applicazione web presente sul portale online dedicato.
Efficienza Energetica – anno 2020 Invio dichiarazione ai fini detrazione fiscale all’Enea
Nello specifico vanno inviate:
- le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica, attraverso l’allegato A al “decreto edifici” (D.M. 19 febbraio 2007)
- la scheda informativa relativa agli interventi realizzati
Solo ed esclusivamente, nel caso in cui la complessità dei lavori eseguiti non trova un’adeguata descrizione negli schemi messi a disposizione dall’Enea, è possibile mandare la documentazione a mezzo raccomandata con ricevuta semplice, sempre entro il termine di 90 giorni dal termine dei lavori.
In questo secondo e particolare caso va indicato il riferimento “Detrazioni fiscali – riqualificazione energetica” e l’indirizzo a cui spedire il plico è il seguente:
ENEA – Dipartimento ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile
Via Anguillarese 301 – 00123 Santa Maria di Galeria (Roma)
Per maggiori informazioni, consultare il sito dell’Enea dedicato alla detrazione al 65% dove sono disponibili:
- le linee guida
- le schede tecniche
- la normativa di riferimento
- i contatti degli esperti dell’Enea
- le FAQ per i tecnici e non
Si consiglia inoltre di consultare le istruzioni contenute nel vademecum per l’Ecobonus pubblicato da ENEA, contenente una scheda per ciascuna delle tipologie di lavoro ammesso in detrazione fiscale.
Detrazione per risparmio energetico: quali sono i documenti
I documenti necessari per la richiesta Ecobonus sono:
- le fatture e le ricevute dei pagamenti che dimostrano le spese sostenute (es. distinta bonifico)
- l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti i requisiti richiesti dell’intervento.
Per le caldaie, pompe di calore e gli infissi è sufficiente la certificazione del produttore - l’attestato di certificazione o di prestazione energetica (APE)
- la scheda informativa degli interventi realizzati (allegato E o F del decreto attuativo), che contiene i dati di chi ha sostenuto la spesa, dell’edificio, degli interventi e del risparmio conseguito.
Attenzione. Conservare il certificato di asseverazione e le ricevute dei pagamenti in quanto possono essere richiesti dall’Amministrazione finanziaria anche in un secondo momento per eventuali controlli successivi.
Detrazione per risparmio energetico: come fare i pagamenti
I pagamenti delle spese devono essere effettuati secondo precise modalità a seconda della tipologia del contribuente:
- Contribuente senza partita IVA: bonifico bancario o postale
- Altri contribuenti: qualsiasi forma
N.B. Il bonifico deve essere “parlante”, ossia devono essere espressamente indicati:
- la causale del versamento, con indicazione degli estremi della norma agevolativa
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione
- il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori)
Se il bonifico non indica tutti i dati richiesti, è possibile beneficiare della detrazione solo se si è in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto notorietà rilasciata dall’impresa, con la quale la stessa attesta che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del reddito (circolare n. 43/2016).
Detrazione per risparmio energetico: sconto in fattura
Lo sconto in fattura può essere richiesto solo per i lavori delle aree comuni degli edifici condominiali per importi superiori a 200.000 euro.
Detrazione per risparmio energetico: cessione del credito
C’è anche la possibilità di passare il credito a chi effettua i lavori. Con questo metodo, l’utente finale non dovrà aspettare 10 anni per ottenere l’importo della detrazione, ma avrà subito uno sconto in fattura – in accordo con il fornitore – di entità pari all’intero ammontare. Il fornitore, o la società che effettua i lavori, anticipa la restante parte dei costi e poi rientrerà della spesa anticipata attraverso la detrazione.
Questa possibilità agevola i contribuenti che si trovano nella “no tax area”, come gli incapienti o chi ha un regime agevolato che non consente la detrazione. Questi potranno infatti cedere il credito derivante dalla detrazione alle società che hanno eseguito i lavori oppure ad altri soggetti privati.