Chiavarine: dalle origini liguri alla Superleggera di Gio Ponti
Caratteristiche ed evoluzione di una sedia che ha fatto la storia del design italiano
Le chiavarine sono sedie semplici e al tempo stesso eleganti che vengono spesso utilizzate per banchetti di matrimonio e ricevimenti di vario genere.
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Le loro origini risalgono all’Ottocento, quando il primo esemplare venne realizzato a Chiavari, in Liguria, nella bottega dall’ebanista Giuseppe Gaetano Descalzi.
Nel giro di breve tempo, queste sedie ebbero grandissimo successo, tanto che, a metà Novecento, il noto designer milanese Gio Ponti la prese come modello ispirativo per realizzare la sua famosissima Superleggera, andiamo a scoprirle meglio insieme.
Cosa sono le chiavarine
Note anche come “sedie Tiffany” sono particolari sedie di design costruite in legno artigianale. Il primo esemplare venne realizzato nel 1807 dall’ebanista Giuseppe Descalzi, su invito da parte del Presidente della Società Economica di Chiavari di quell’epoca, il Marchese Stefano Rivarola.
In pratica, le chiavarine, altro non sono che la rielaborazione di una sedia francese in stile impero, in cui struttura e decorazioni vengono molto semplificate ed alleggerite.
Il successo di questo oggetto d’arredo fu immediato tanto che, nel giro di pochi anni, nella zona di Chiavari sorsero varie industrie manifatturiere per la produzione.
Origine e Storia
Fin dalla creazione del primo esemplare, nel 1807, le chiavarine ebbero grande successo. Erano una versione semplificata e meno decorata delle sedie in stile impero francesi.
Vennero infatti apprezzate da personaggi di spicco, come Napoleone III, Antonio Canova e Alberto di Savoia. In seguito, con l’avvento del modello austriaco “Thonet”, prodotto in serie e quindi più economico, le chiavarine subirono un periodo di discesa.
Tornarono poi alla ribalta nel 1955 quando l’architetto Gio Ponti le prese come fonte d’ispirazione per progettare la “Superleggera 699”.
Perché si chiamano proprio chiavarine
Il nome di questo tipo di sedie fa chiaramente riferimento alla zona di origine: Chiavari, cittadina ligure del Tigullio. Proprio qui, infatti come vi anticipavo, nel 1807, l’ebanista Giuseppe Descalzi realizzò il primo esemplare.
Caratteristiche e vantaggi
Come già detto, sono sedie molto simili alle sedie francesi in stile impero, ma semplificate sia nella struttura che nell’aspetto decorativo.
Sono leggere e robuste al tempo stesso, grazie ad un particolare sistema ad incastro.
Ecco nel dettaglio le loro caratteristiche:
- struttura in legno di faggio, acero, frassino o ciliegio selvatico
- seduta non imbottita, in salice palustre intrecciata a mano sul telaio della sedia e annodata in modo robusto, secondo il metodo ideato dallo stesso Descalzi, che blocca il sedile della sedia direttamente al telaio.
- struttura semplice con pochi ornamenti
- sedie molto leggere, e quindi comode da spostare e manovrare, e al tempo stesso anche robuste
- facilmente impilabili (si possono impilare 6-8 sedie alte senza rischio di ribaltamento o tensione)
- massima versatilità: possono essere realizzate in un’ampia gamma di colori e materiali in modo da potersi inserire alla perfezione in qualsiasi contesto stilistico, dal più formale a quello casual. Si possono aggiungere dei cuscini e, inoltre, possono essere “vestite” per varie occasioni utilizzando materiali e colori a tema
Di che materiali sono fatte?
In origine venivano realizzate usando il legno di acero e di ciliegio selvatico. In seguito, hanno cominciato ad essere usati anche il faggio e il frassino. Si tratta di essenze tutte tipiche dell’entroterra ligure.
La “Superleggera” di Gio Ponti
Prendendo come spunto di riferimento la chiavarina, nel 1957, Gio Ponti, architetto e designer milanese, realizzò la famosissima “Superleggera”, commercializzata da Cassina.
Della chiavarina, la Superleggera conserva l’estetica, ma migliora caratteristiche come leggerezza e robustezza.
Per consentire una maggiore ergonomia, la parte superiore dello schienale è inclinata all’indietro e, per montanti e gambe, Gio Ponti progetta sezioni triangolari spesse 18 mm anziché le classiche circolari. Il designer milanese rivede anche gli incastri.
La Superleggera di Gio Ponti è una sedia che non arriva a pesare 1,7 kg.
Lo stesso designer definisce il suo prodotto come “normale”. In effetti, a ben guardarla, si tratta di una sedia “semplice” e “comune”. Il che, però, non va confuso con sciatteria o banalità. Anzi, la Superleggera rappresenta una di quelle invenzioni che rappresentano al meglio il design italiano nel Mondo.
Chiavarine moderne di design
I designer hanno infatti saputo modernizzare questo oggetto cult, rendendolo ancora più attuale.
Anzitutto, per la struttura, si utilizza legno di frassino naturale, laccato opaco o lucido, così come anche leggerissimo alluminio. Per la seduta, invece, che inizialmente veniva realizzata intrecciando a mano sottili strisce di salice palustre, oggi viene fatto un intreccio di corde in poliestere, cellophane o canna d’India.
Il risultato finale non cambia. La chiavarina moderna e più attuale è sempre una sedia leggera ed elegante, dallo stile sobrio e facile da abbinare in vari contesti.
Trasparenti
La Chiavarina trasparente è un’ottima soluzione per i ricevimenti e i matrimoni, da utilizzare così com’è oppure da abbellire con un cuscino in tinta con le altre decorazioni che caratterizzano l’evento. I modelli in policarbonato sono utilizzabili anche all’esterno.
Colorate
Rivisitazione stilistica della chiavarina classica, in cui la tecnica costruttiva si unisce a vari cromatismi. Colori tenuti e delicati sono indicati per ambienti in stile vintage, retrò e boho-chic; tinte più forti e d’impatto, invece, sono perfette per gli ambienti più giovani e dinamici.
Chiavarine bianche
Sempre molto apprezzata, la chiavarina bianca è la soluzione più indicata per far accomodare gli ospiti di un matrimonio od un altro tipo di ricevimento.
Chiavarine vintage
Nella sua versione vintage, magari in legno bianco anticato, questa sedia assume un design molto elegante, che la rende adatta sia per le occasioni più formali, così come anche per eventi e contesti in stile country chic.
Dove acquistarle
I modelli artigianali costituiscono una produzione di nicchia. In tal caso, a Chiavari sono ancora presenti oggi alcune botteghe che utilizzano tecniche e materiali tradizionali. Ad esempio, la ditta Podestà in Via Gastaldi 17 e la bottega dei fratelli Levaggi, in via di Via Parma 469.
In ogni caso, le chiavarine vengono ormai realizzate anche a livello industriale dalla maggior parte dei mobilifici e aziende di arredamento. Ovviamente si tratta di prodotti in serie, che riprendono le linee e le caratteristiche del modello classico originario, ma a prezzi contenuti e accessibili a gran parte delle persone.
Quanto costano
Se si vuole un prodotto unico e fatto a mano occorre rivolgersi ad una bottega artigiana specializzata e chiedere direttamente il costo della realizzazione, tenendo conto anche di eventuali personalizzazioni.
Se invece si opta per un prodotto in serie industriale, un modello classico, bianco, in polipropilene, ha un prezzo a partire da 99,00 euro.
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