Scopriamo il Cavedio in architettura
Cos'è, a cosa serve e da quale normativa è disciplinato
Il cavedio è quello spazio aperto che si trova all’interno dei fabbricati e sul quale si affacciano i locali di servizio.
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Già usato ai tempi degli antichi Romani, questo elemento architettonico è ancora presente nell’edilizia moderna pur cambiando forma e dimensioni.
Anche chiamato chiostrina, vanella o pozzo di luce, è un piccolo cortile interno destinato ad arieggiare e illuminare gli ambienti che vi si affacciano. In taluni casi, viene usato anche come locale tecnico, scopriamone insieme tutti i dettagli.
Cosa si intende per cavedio?
In architettura, il cavedio identifica la chiostrina (di solito sottostante a un lucernario) oppure il cortile interno di un edificio.
Generalmente di piccole dimensioni, ha lo scopo di distribuire luce e aerazione ai locali che vi si affacciano. In genere, si tratta di locali di servizio come il bagno, un disimpegno, un seminterrato o un locale tecnico.
Sotto al cavedio possono esserci un terreno, dei locali abitativi, cantine o garage. Sapere cosa si trova, a livello strutturale, è molto importante perché, sulla base di ciò, è possibile scegliere l’uso più ponderato da farne.
Il Regolamento Edilizio e di Igiene ne stabilisce area e ampiezza minima.
A cosa serve un cavedio?
Anche chiamato pozzo luce o chiostrina, si tratta di un piccolo cortile situato internamente alla casa. Il suo scopo principale è quello di fornire luce e circolo d’aria alle stanze che vi si affacciano.
Nei fabbricati con più proprietari, spesso viene anche usato per il passaggio di tubazioni o per collocarvi i motori dei climatizzatori.
Cavedio, sinonimi
Il termine cavedio deriva dal latino ‘cavaedium‘, lo spazio scoperto al centro della domus romana che aveva la funzione di atrio. Ci sono però molti altri nomi per definirlo, come chiostrina, vanella o pozzo di luce.
Cavedio tecnico
Il cavedio può essere sfruttato come locale tecnico. In questo caso, si parla anche di “cavedio impianti”.
Vi si possono alloggiare impianti, quali:
- Impianti di scarico
- Adduzioni idriche
- Impianti elettrici
- Impianti di ventilazione, per scongiurare problemi di umidità e condensa
- Unità esterne di condizionatori e/o refrigeratori
- Eventuali boiler
- Impianti di aspirazione forzata
Caratteristiche fondamentali
Il cavedio tecnico deve essere facilmente accessibile per consentire le consuete opere di manutenzione o riparazione. Inoltre, deve sempre avere:
- impianto di smaltimento delle acque piovane
- illuminazione con almeno due punti luce
Dimensioni di un cavedio
Le dimensioni minime di una vanella possono variare anche in base all’utilizzo di questa struttura.
Ad esempio, l’area minima per un cavedio tecnico, pensato per l’alloggio di impianti di raffrescamento centralizzati, deve essere di 8550 cm2, tenuto conto di una superficie compresa tra i 1000 e i 1500 mq.
Per sapere quali sono le dimensioni minime, consultare il Regolamento Edilizio della vostra città di residenza.
Cavedio condominiale
Se il cavedio si trova all’interno di un fabbricato sviluppato su più piani e vi si affacciano diverse abitazioni, è di tipo condominiale, e non del proprietario dell’abitazione situata al piano terra, ad eccezione di particolari specifiche indicate nel contratto.
Ciò vuol dire quindi che non è possibile apportare alcuna modifica senza il consenso condominiale o di tutti i proprietari degli alloggi che vi si affacciano. Sempre al condominio spetta quindi anche l’onere di mantenere pulita l’area.
Cavedio, normativa
Più volte, la proprietà del cavedio è stata oggetto di liti e contrasti in condominio, dal momento che l’articolo 1117 del Codice civile, nell’elencare i beni comuni condominiali, non ne fa cenno alcuno.
Tuttavia, vi è un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato (sentenze Cassazione n. 4350/2000 e n. 17756/2014) che assimila il cavedio al cortile. Il Codice civile ricomprende espressamente quest’ultimo tra le parti comuni dell’edificio.
Per tal motivo, dunque, il pozzo di luce deve ritenersi di proprietà di tutti i condomini, salvo se diversamente specificato dal titolo.
Cavedio chiuso
Come già spiegato, la funzione tecnica primaria del cavedio è quella di fornire luce e aria.
Nonostante, spesso, si possa avere l’impulso di coprirne la sommità con infissi, magari apribili, questa operazione è assolutamente sconsigliata in quanto ne andrebbe ad alterare la sua funzionalità originaria.
Il rischio che si corre è quello di rendere le stanze che vi si affacciano buie, poco salubri o, addirittura, inagibili.
Come arredare un cavedio
Se non si tratta di un cavedio tecnico (ne abbiamo meglio parlato in precedenza), questo spazio può essere arredato.
Considerate le sue dimensioni ridotte, difficilmente può essere sfruttato come un’area di comfort esterna. Tuttavia, lo si può abbellire con vari elementi decorativi per poterne godere dagli ambienti interni che vi si affacciano.
Ecco qualche esempio da prendere come spunto:
- piante, prediligendo varietà che amano l’ombra, nonché arbusti e foglie sempreverdi
- elementi di arredo disposti accuratamente e in materiali in linea con lo stile dell’abitazione
- vetrate che allargano visivamente la scena
- utilizzare per il pavimento e le pareti gli stessi materiali dell’interno in modo da creare una certa continuità stilistica con l’ambiente che vi si affaccia
- sistemare al centro un elemento importante, come una scultura, che attiri l’attenzione
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