Come ottenere la giusta aerazione ed illuminazione in un bagno cieco
Tanti consigli per un bagno privo di finestre
Tutto per areare ed illuminare al meglio un bagno cieco. Nelle case moderne capita sempre più spesso che i progettisti razionalizzano gli spazi sacrificando proprio l’ambiente bagno, se avete questo problema ecco come renderlo molto più vivibile.
Contenuti di Come ottenere la giusta aerazione ed illuminazione in un bagno cieco
- Cosa vuol dire bagno cieco: cosa dice il Regolamento Edilizio
- Formazione di muffa e batteri
- Consigli pratici per ridurre l’effetto condensa in un bagno cieco?
- Come areare un bagno cieco: quale sistema di areazione scegliere?
- Come funzionano gli impianti di ventilazione meccanica controllata
- Come illuminare un bagno cieco
- Altri consigli per il vostro bagno
Il cosiddetto bagno cieco (privo di finestra) è spesso l’unica possibilità in fase di ristrutturazione edilizia per ottenere un secondo o un terzo bagno: solitamente si recupera da una partizione della camera da letto o dal ripostiglio.
La principale problematica da affrontare quando si realizza un bagno cieco è garantire un corretto ricambio dell’aria, anche per evitare il ristagno dei cattivi odori e la formazione di condensa. Il secondo problema è invece quello dell’illuminazione senza la luce naturale che può entrare da una finestra.
Cosa vuol dire bagno cieco: cosa dice il Regolamento Edilizio
La normativa riguardante le caratteristiche che debbono avere i bagni di un’abitazione è contenuta nel Decreto ministeriale Sanità del 5 luglio 1975.
Considerando che aerazione e illuminazione naturale sono molto importanti per la qualità degli ambienti, la normativa impone che ogni stanza sia dotata di aperture che garantiscano luce e aria naturale, e questo vale a ragione anche per il bagno.
Viene però concesso che il secondo bagno sia privo di finestra in abitazioni oltre i 70 mq di superficie, mentre il primo bagno di un’abitazione può essere cieco solo in abitazioni si grandezza inferiore a 70 mq e dev’essere dotato di un sistema di aspirazione forzata continua con ricambio minimo di 6 volumi/ora, oppure intermittente con ricambio minimo di 12 volumi/ora.
Le dimensioni minime che un bagno cieco deve avere sono indicate nel Regolamento edilizio del proprio Comune di residenza.
Formazione di muffa e batteri
Uno dei principali problemi relativi al bagno cieco è quello di incorrere in cattivi odori dovuti alla mancanza di corretta aerazione. L’aria viziata e la presenza di muffe possono comportare problemi per la salute.
Il ricambio di aria costante consente di evitare l’insorgere di queste problematiche, garantendo ambienti perfettamente salubri.
La qualità dell’aria è uno degli elementi fondamentali per la vivibilità degli ambienti e per il raggiungimento del comfort abitativo: il suo ricambio consente di evitare la formazione di batteri e conseguentemente di muffe.
La presenza di umidità e muffe rende l’ambiente poco salubre e provoca la presenza di brutte macchie sulle pareti.
Consigli pratici per ridurre l’effetto condensa in un bagno cieco?
- lasciare la porta del bagno aperta almeno per una mezz’ora al giorno: in questo modo favorirete il ricircolo dell’aria nella stanza.
- lasciare aperte le ante del box doccia aiuterà ad asciugare le pareti dopo una doccia.
- utilizzare idropitture, ossia vernici lavabili a base di acqua: sono pitture realizzate per resistere alle escursioni termiche che, insieme alla corretta ventilazione, possono mantenere salubre l’aria del bagno cieco.
- utilizzare pannelli in poliestere estruso perché sono impermeabili all’acqua con un’ottima tenuta per umidità e infiltrazioni
- posizionare di un deumidificatore portatile: sono soluzioni utili per controllare la formazione di muffa, l’evaporazione dell’acqua e la carica batterica dell’aria. Nei casi più critici potete anche pensare di installare una unità fissa, più potente, eccovi lo speciale su tutte le tipologie di deumidificatore.
Come areare un bagno cieco: quale sistema di areazione scegliere?
Il pericolo muffe viene definitivamente scongiurato dalla presenza di un sistema di aspirazione o ventilazione meccanica degli ambienti grazie al quale si può dissipare la formazione di condensa e umidità e mantenere l’aria salubre anche in mancanza di finestre.
Sistema di ventilazione naturale
La ventilazione naturale è molto usata per mantenere pulita e fresca l’aria all’interno degli edifici ed ha il grande vantaggio di essere ecologica.
Si basa principalmente sulla tendenza dell’aria calda a salire per essere rapidamente sostituita con altra aria proveniente dall’esterno (pulita).
Per far sì che vengano sfruttate le correnti di aria occorre installare nel bagno delle griglie (o bocchette) di aerazione per far in modo che l’aria pulita esterna entri nel bagno e quella carica di odori e batteri.
Le griglie vanno dunque posizionate in alto per la fuoriuscita dell’aria calda e in basso per l’ingresso dell’aria fresca: grazie alla ventilazione naturale sarà possibile evitare la proliferazione di batteri e muffe, ottenendo spazi puliti e dal buon odore.
Se ben realizzati, i sistemi di ventilazione naturale possono garantire un’aerazione ottimale anche in un bagno cieco senza l’utilizzo di alcuna ventola né altri dispositivi e, quindi, senza consumare energia.
Sistema di ventilazione forzata
La ventilazione meccanica, al contrario di quella naturale, utilizza dei sistemi di estrazione dell’aria viziata. Questa tipologia di ventilazione estrae l’aria dal bagno per mezzo di impianti più o meno impegnativi.
I vantaggi della ventilazione meccanica controllata (vmc) sono legati alla possibilità di evitare correnti di aria, garantendo il corretto flusso di aria nel bagno.
Si tratta di un sistema integrato che vede la presenza di bocchette che estraggono l’aria viziata e ne immettono di pulita proveniente dall’esterno.
Questi sistemi di ventilazione sono controllabili tramite appositi interruttori e timer, in questo modo sarà possibile tenere sempre sotto controllo la ventilazione e gestirne la velocità di diffusione dell’aria pulita.
Il consumo energetico rappresenta uno dei vantaggi della ventilazione meccanica che è decisamente minore rispetto ad altre forma tradizionali di aereazione.
Estrattori d’aria localizzati
Aspiratore per bagno cieco elicoidale
Si tratta di un impianto che riesce a muovere grande quantità di aria con una pressione bassa. L’installazione di questo tipo di condotto è indicata in luoghi in cui l’aria deve essere trasportata in condotte non lunghe. Rispetto alla vmc questo sistema è decisamente più economico.
Aspiratore per bagno cieco centrifugo
Questo sistema è in grado di muovere bassi volumi di aria ad alta pressione. Differentemente dagli aspiratori elicoidali, questi sistemi sono in grado di trasportare aria per condotte molto lunghe.
I modelli di ultima generazione recuperano anche il calore dall’aria in uscita che viene trasferito a quella in ingresso, così da produrre un reale risparmio energetico e conseguente riduzione dei costi di riscaldamento.
Come funzionano gli impianti di ventilazione meccanica controllata
I dispositivi di ventilazione forzata possono essere delle seguenti tipologie:
- Ad accensione intermittente: è il sistema più diffuso anche perché il prezzo si aggira sui 30- 50 euro ma difficilmente risolvono il problema. Per essere efficaci nel garantire la corretta ventilazione di un bagno cieco, questi dispositivi dovrebbero immettere circa il 20% di aria in più rispetto a quanta ne estraggono.
- Ventilazione continua autoregolabile: impianto leggermente più complesso assicura un ricambio di aria simile a quello che si avrebbe con una finestra. I prezzi vanno dai 100 euro in su e necessita di installazione professionale.
- A ventilazione meccanica igroregolabile: per chi ha problemi di umidità, questi sistemi si attivano sulla base dell’umidità presente nell’ambiente e che sono molto efficaci per evitare la formazione di muffe in un bagno cieco con doccia.
- A ventilazione meccanica a due flussi con recuperatore di calore: l’aria viziata viene estratta dall’ambiente, mentre da una bocchetta separata viene immessa aria proveniente dall’esterno riscaldata e filtrata per evitare di raffreddare l’ambiente. Questi sistemi hanno costi che partono dai 500 euro in su.
Come illuminare un bagno cieco
Un bagno luminoso è essenziale, è una delle stanze in cui la luce gioca un ruolo molto importante. Piccolo o grande che sia, la cosa più importante è che abbia una buona illuminazione per un’atmosfera calda e per aiutarvi anche nel quotidiano.
Seguite i nostri consigli per portare la luce in un bagno senza finestre.
Moltiplicate le sorgenti di luce artificiale
In un bagno senza finestre, dovrete affidarvi all’illuminazione artificiale, ma con qualche piccolo accorgimento.
E’ infatti particolarmente importante dare priorità alla luce diffusa, ad esempio installando sul soffitto numerose sorgenti luminose.
- Si potrà optare per faretti che verranno installati a soffitto, con angolo di diffusione compreso tra 45° e 65°.
- pensare alle lampade a sospensione,
- aggiungere uno specchio illuminato, perché la luce diffusa esalta i corpi e i volti senza creare distorsioni da parte delle ombre proiettate
- i più romantici potranno anche pensare alle candele che costituiscono un elemento decorativo essenziale e particolarmente apprezzato per creare un’atmosfera piacevole e una luce soffusa.
È importante non utilizzare punti luce dalla forte intensità e limitare l’illuminazione verso l’alto, ad esempio da terra, per evitare ombre antiestetiche sul corpo e sul viso.
Va anche evitata l’illuminazione con luce dimmerata o colorata. Meglio una luce bianca neutra (4000 o 4200 gradi Kelvin) per dare una sensazione di chiarezza e pulizia all’ambiente.
Aggiungete specchi e elementi riflettenti
Gli specchi ingrandiscono lo spazio e riflettono la luce. Allora perché privarsene? Grandi specchi o piccoli elementi autoadesivi possono aggiungono luce al vostro bagno cieco riflettendo i punti di luce artificiale e naturale.
Si consiglia quindi di installare più specchi giocando con forme e stili: posizionare piccoli specchi autoadesivi, grandi specchi incorniciati, specchi che assumono forme diverse, ecc.
Lo sapevate che per rendere il vostro bagno abbastanza luminoso sono necessarie due sorgenti luminose: una di Illuminazione generale e una localizzata.
- Se la vostra luce “generale” proviene da un’unica fonte sul soffitto, assicuratevi che sia una luce calda per rilassarsi, ma non troppo luminoso per non abbagliare.
- La cosiddetta illuminazione “localizzata” si trova spesso intorno allo specchio: è possibile ottenere con faretti, orientabili o meno, applique, strisce fluorescenti, ecc. E ‘importante come l’illuminazione a soffitto, poiché l’orientamento e la natura delle lampade può alterare il vostro aspetto.
Un punto di luce sopra e su entrambi i lati del viso sono necessari se si dispone di un grande specchio. Tuttavia, se il vostro specchio è piccolo, un singolo punto di luce è sufficiente.
Anche la tonalità delle lampadine è molto importante, per questo motivo consigliamo di scegliere una luce morbida e diffusa con un alto indice di resa cromatica (oltre 90).
Giocate anche con l’arredamento
Per distogliere l’attenzione dalla mancanza di luce esterna in un bagno senza finestre, potete anche lavorare sull’arredamento.
Uno specchio a conchiglia fatto in casa, o semplicemente una cornice fotografica personalizzata con i vostri ricordi di vacanza.
Scaffali con oggetti decorativi retrò-chic qua e là, uno sgabello di design, tutto va bene per dare luminosità e calore a questa stanza.
Ricordatevi anche di evidenziare le pareti verticali con la vostra illuminazione.
- Per gli ambienti senza finestre è importante che le pareti abbiano un’illuminazione il più possibile omogenea.
- Daranno così una percezione globale dello spazio, una prospettiva, e parteciperanno alla diffusione dell’illuminazione generale della stanza.
Per le pareti potete utilizzare applique a luce indiretta o applique a luce diffusa a luce diretta (ad esempio intorno a uno specchio).
Attenzione poi alle “trappole riflettenti”, cioè i materiali che, per loro natura, riflettono la luce più di altri.
- Ad esempio gli elementi cromati, le facciate lisce e lucide, ma anche le piastrelle, che possono causare disagio visivo nel tempo.
- Scegliete materie prime, superfici opache o in legno, abbinate a colori chiari per evitare di creare una sensazione di “chiuso”.
Pratico e decorativo, è possibile illuminare l’interno dei mobili con faretti LED adesivi o nastri luminosi.
Un’altra alternativa: giocate con la trasparenza dei materiali per diffondere più luce come pareti in mattoni di vetro: utilizzate tutto ciò che è trasparente e lascia passare la luce.
Utilizzate colori chiari
Il bianco è il migliore amico degli spazi stretti e scuri. Questo colore è luminoso per eccellenza ed è molto pratico da pulire.
Scegliete un bianco brillante, anche leggermente iridescente per giocare sui riflessi.
Ma altri colori chiari, come i toni pastello, aiuteranno a diffondere la luce e la illumineranno da soli.
L’ideale rimane quello di rimanere sul bianco, in particolare sulle pareti, e di considerare mobili di colore beige, color tortora grigio chiaro o ancora azzurro, per esempio.
Tuttavia, se non siete un fan del bianco, potete anche optare per pareti pastello, molto pallidi, come ad esempio verde, rosa, giallo o blu pastello. In questo caso, dovrete scegliere mobili bagno bianchi o di colori molto chiari.
Piante, piante, piante
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, ci sono molte piante che possono sopravvivere con poca luce (menta, begonie, edera svedese in vaso,…).
Se non avete spazio, pensate a piccole piante da terrario (strutture geometriche in vetro). Se avete delle mensole, potete sistemarvi le vostre piante da bagno per creare una decorazione affascinante.
Potete anche pensate alle piante rampicanti per dare ancora più vita al vostro bagno cieco.
Altri consigli per il vostro bagno
Tanti suggerimenti ed ispirazioni
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