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Cosa è l’APE, tutto sull’attestato di prestazione energetica

Uno strumento fondamentale per la valutazione e l'ottimizzazione dell'efficienza energetica degli edifici.

L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è un documento che ha assunto un’importanza crescente negli ultimi anni, rappresentando un elemento cardine nelle transazioni immobiliari e nella valutazione dell’efficienza energetica degli edifici. Ma cosa significa realmente e quale valore aggiunge alla nostra abitazione?

attestato di prestazione energetica

Cos’è l’Attestato di Prestazione Energetica (APE)?

L’APE è un certificato che misura quanto sia efficiente un edificio dal punto di vista energetico, esprimendo il livello di energia consumata o prevista per soddisfare i bisogni legati al riscaldamento, raffreddamento, produzione di acqua calda e illuminazione.

Si tratta in pratica di una sorta di “carta d’identità” dell’immobile in termini energetici, che ne attesta la qualità e l’impatto ambientale.

Che struttura ha

L’APE è composto da diverse sezioni:

  1. Dati Anagrafici: Informazioni sull’edificio e sul proprietario o titolare.
  2. Dati Tecnici: Descrizione delle caratteristiche tecniche dell’edificio e degli impianti energetici.
  3. Classificazione Energetica: Una scala di valori, di solito da A4 (molto efficiente) a G (poco efficiente), che indica la classe energetica dell’immobile.
  4. Indice di Prestazione Energetica (IPE): Il consumo energetico annuo dell’edificio espresso in kWh/m² anno.
  5. Raccomandazioni: Suggerimenti per migliorare l’efficienza energetica dell’immobile.

attestato di prestazione energetica

Come viene calcolato l’APE?

Il calcolo dell’APE avviene attraverso un’analisi dettagliata delle caratteristiche costruttive dell’edificio e degli impianti termici. Il processo di valutazione considera diversi fattori, tra cui:

Una volta raccolti tutti i dati, un software dedicato elabora l’indice di prestazione energetica, esprimendolo in kilowattora per metro quadrato all’anno (kWh/m² anno).

Da cosa dipende l’attestato di prestazione energetica?

L’efficienza energetica di un edificio e, quindi, il suo APE, dipendono da molteplici fattori:

  • Costruzione: materiali utilizzati, qualità dell’isolamento, tipologia di strutture.
  • Impianti: efficienza dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento, sistemi di ventilazione e produzione di acqua calda sanitaria.
  • Energia: fonti energetiche impiegate, con una preferenza per quelle rinnovabili che migliorano il rating energetico.
  • Manutenzione: la frequenza e la qualità della manutenzione degli impianti influenzano le prestazioni energetiche.

Chi rilascia l’APE?

L’attestato di prestazione energetica viene rilasciato da professionisti qualificati ed accreditati, comunemente noti come certificatori energetici. Questi esperti devono avere specifiche competenze tecniche e sono iscritti in appositi registri o albi professionali.

A cosa serve l’attestato di prestazione energetica?

L’APE ha molteplici scopi:

  1. Informativo: fornisce agli acquirenti o agli affittuari informazioni essenziali sull’efficienza energetica dell’immobile.
  2. Economico: incide sul valore dell’immobile, influenzando il prezzo di vendita o affitto.
  3. Ambientale: stimola a migliorare l’efficienza energetica, riducendo l’impatto ambientale.
  4. Regolamentare: è obbligatorio in caso di vendita o nuova locazione e per accedere ad incentivi fiscali legati all’efficienza energetica.

Domande frequenti sull’attestato di prestazione energetica

Tante risposte alle domande che vi potrebbero venire su questo tema.

Chi deve possedere l’APE?

Qualsiasi proprietario di un immobile che intenda venderlo o affittarlo deve essere in possesso di un APE valido. Inoltre, è richiesto per ottenere determinati incentivi energetici e per alcune pratiche edilizie.

Ci sono però alcune esenzioni, come per gli edifici storici, quelli temporanei e quelli non residenziali con bassi consumi energetici. Ecco la lista qui.

Quanto dura la validità?

La validità dell’APE è di 10 anni, a condizione che non siano stati effettuati interventi significativi sull’immobile che potrebbero modificarne le prestazioni energetiche.

Cosa succede se non si possiede l’APE in caso di vendita o locazione?

La mancanza dell’APE in fase di vendita o locazione può comportare sanzioni amministrative per il proprietario e potrebbe invalidare il contratto.

Può influenzare il prezzo di vendita di un immobile?

Sì, un attestato di prestazione energetica con una classificazione energetica alta può aumentare il valore di mercato di un immobile, rendendolo più attraente per potenziali acquirenti sensibili al tema dell’efficienza energetica e del risparmio sui costi di gestione.

È possibile migliorare la classe energetica di un edificio?

Assolutamente sì. Attraverso interventi di riqualificazione energetica, come l’installazione di isolamento termico, il rinnovo degli impianti di riscaldamento/raffreddamento, l’installazione di pannelli solari, sistemi di ventilazione, si può migliorare l’efficienza energetica e conseguentemente la classe energetica dell’edificio.

L’APE è obbligatorio per tutti gli edifici?

Ci sono alcune eccezioni. Ad esempio, non è richiesto per gli edifici di culto e per quelli classificati come monumenti storici, o per edifici che vengono utilizzati meno di quattro mesi all’anno.

Qual è la differenza tra APE e certificazione energetica?

Non vi è differenza: l’APE è il documento finale che attesta la certificazione energetica di un immobile. A volte questi termini vengono utilizzati in modo intercambiabile.

Esiste una differenza tra APE e IPE?

IPE, o Indice di Prestazione Energetica, è un parametro all’interno dell’APE che indica la quantità di energia consumata o necessaria per il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria, il raffreddamento e l’illuminazione.

Chi è responsabile del rinnovo dell’APE?

Il proprietario dell’immobile è responsabile del rinnovo dell’APE al termine della sua validità decennale o in seguito a lavori che modificano le prestazioni energetiche dell’edificio.

Possono esserci dei benefici fiscali legati all’APE?

Sì, in molti paesi in Europa esistono incentivi fiscali per i proprietari che effettuano lavori di miglioramento energetico degli immobili, che richiederanno un nuovo APE come prova dell’effettuato intervento.

In conclusione, l’Attestato di Prestazione Energetica è uno strumento fondamentale per la valutazione e l’ottimizzazione dell’efficienza energetica degli edifici. Non solo è un obbligo legale in molte situazioni, ma rappresenta anche un’opportunità per migliorare il comfort abitativo, ridurre i costi in bolletta e contribuire alla sostenibilità ambientale. Con il crescente focus sul risparmio energetico e la riduzione dell’impatto ambientale, l’APE si rivela uno strumento sempre più centrale nell’ambito immobiliare e dell’edilizia sostenibile.

Oltre all’APE, ci sono diverse altre certificazioni e documentazioni che un appartamento deve avere, in particolare in Italia, per garantire la sicurezza, la legalità e l’abitabilità.

Ecco alcune delle principali:

Certificato di Abitabilità (o di Agibilità)

Questo documento attesta che l’immobile rispetta i requisiti di legge in termini di igiene, salute e struttura, rendendolo idoneo per l’abitazione. Viene rilasciato dal comune dopo che l’edificio è stato ispezionato e si è verificato che sia conforme alle normative vigenti.

Certificato di Prevenzione Incendi (CPI)

Per gli edifici soggetti a specifiche normative sulla sicurezza antincendio, è necessario ottenere il CPI. Questo certificato viene rilasciato dai vigili del fuoco dopo un’accurata verifica che l’edificio rispetti tutte le misure di prevenzione incendi stabilite dalla legge.

Documentazione Catastale

Include il certificato di destinazione urbanistica che fornisce informazioni sull’uso del suolo, la visura catastale che fornisce dettagli sulla proprietà e la consistenza dell’immobile, e l’estratto di mappa che mostra la posizione e i confini dell’immobile.

Certificato di Stabilità

Se l’edificio è vecchio o è stato oggetto di importanti lavori strutturali, può essere necessario un certificato di stabilità. Questo documento, redatto da un ingegnere o architetto, attesta la sicurezza strutturale dell’immobile.

Certificazione degli Impianti

Gli impianti elettrici, idraulici, termici e di qualsiasi altro tipo devono essere conformi alle norme di sicurezza vigenti. Per questi, spesso si richiede una dichiarazione di conformità da parte di professionisti abilitati che hanno eseguito l’installazione o il controllo.

Certificato di Conformità Urbanistica

Questo documento accerta che l’immobile sia stato costruito o ristrutturato rispettando le normative urbanistiche e i permessi di costruzione.

Scia di Sanità

Per alcune tipologie di immobili è richiesta la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) di sanità, che è una dichiarazione che attesta il rispetto delle norme igienico-sanitarie.

Documentazione per Edifici Vincolati

Se l’immobile si trova in aree vincolate (per esempio, edifici storici o siti UNESCO), può essere necessario ottenere certificazioni specifiche che attestino la conformità ai vincoli imposti.

Attestato di Idoneità Statica

In alcune regioni italiane, specialmente in quelle a rischio sismico, può essere richiesto un attestato di idoneità statica che dimostri la resistenza dell’edificio agli eventi sismici.

Certificato di Collaudo Statico

Per gli edifici di nuova costruzione o dopo grandi lavori di restauro strutturale, è spesso richiesto un certificato di collaudo statico, che attesta la corretta esecuzione dei lavori in conformità con il progetto approvato.

DIA o permesso di costruire

Per le modifiche strutturali importanti è necessario presentare una Denuncia di Inizio Attività (DIA) o richiedere un Permesso di Costruire al comune prima dell’inizio dei lavori.

È importante sottolineare che le certificazioni richieste possono variare a seconda della regione, del comune e dell’anno di costruzione o di ristrutturazione dell’immobile. Pertanto, è sempre consigliabile consultare un professionista locale per una guida specifica.

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